Saranno intensificate le misure di controllo e vigilanza, con un rafforzamento delle attività di prevenzione e monitoraggio, dopo i recenti episodi intimidatori verificatisi nelle ultime settimane ai danni di amministratori locali della provincia. Questo l’esito della riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, che si è svolta alla Prefettura di Agrigento, convocata dal prefetto Salvatore Caccamo e alla quale hanno partecipato i vertici della Questura e dei comandi provinciali dell’Arma dei carabinieri e della Guardia di finanza.
Sono stati analizzati i singoli episodi e il contesto territoriale di riferimento. All’esito della riunione, è stata disposta l’intensificazione delle misure di controllo e vigilanza nei territori interessati, “con un rafforzamento delle attività di prevenzione e monitoraggio, nonché sono state definite e adottate misure calibrate sulla base delle valutazioni di rischio effettuate dagli organi preposti”. Ad essere presente, quale amministratore locale, soltanto il sindaco di Canicattì Vincenzo Corbo.
Il primo cittadino è stato minacciato di morte da un ventottenne palermitano che stava creando scompiglio al pronto soccorso. Da settimane si presentava, con frequenza giornaliera, per farsi medicare ed era sempre in stato di alterazione. Il sindaco canicattinese ha subito un tentativo di aggressione fisica: “Se non te ne vai ti taglio la gola”. Il prefetto Caccamo ha concluso i lavori del Comitato rappresentando che continuerà a mantenere alta l’attenzione sul fenomeno, monitorando costantemente la situazione e garantendo il pieno supporto agli enti locali affinché ogni amministratore possa svolgere il proprio mandato in sicurezza e con serenità.
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