Un evento composto ed efficace, oggi pomeriggio, 22 maggio, al Palacongressi del villaggio Mosè, organizzato da Confcommercio Agrigento per discutere di infrastrutture insieme, tra gli altri, al ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini. “Infrastrutture per il Commercio, il Turismo, le Persone”, questo il tema dell’incontro che è stato una riflessione progettuale e un dibattito culturale sul ruolo delle infrastrutture strategiche siciliane ed in particolare quelle della Provincia di Agrigento, alla luce della nomina della città dei Templi quale Capitale della Cultura 2025. Diversi gli interventi durante l’incontro, nella sala sala Zeus del Palacongressi, moderati dal presidente di Federalberghi, Francesco Picarella, e dal giornalista Domenico Vecchio. Con loro hanno discusso Giuseppe Caruana, Presidente provinciale di Confcommercio; Aurelio Trupia, vicesindaco di Agrigento. L’agronomo Maria Giovanna Mangione in rappresentanza della Rete delle Professioni Tecniche della Provincia di Agrigento. L’ Ingegnere Franco Vitellaro, autore del libro Infrastrutture in Sicilia Libro Bianco; Nenè Mangiacavallo, Presidente del Consorzio Universitario Empedocle di Agrigento; l’Ingegnere Filippo Palazzo, Commissario Straordinario del Governo. Il territorio ha chiesto con forza la costruzione di un aeroporto nell’agrigentino. Matteo Salvini non si è tirato indietro: “Cercherò di studiare le soluzioni per capire come costruire uno scalo aeroportuale ad Agrigento. Stiamo lavorando – ha aggiunto il vicepremier – per ferrovie più veloci, per strade più moderne e sicure. Investire i denari per portare non solo i turisti ad Agrigento, che è una perla mondiale certo, ma serve investire anche per i cittadini, i lavoratori, gli studenti, pendolari, agricoltori.”
Parole pronunciate davanti a numerosi sindaci del territorio, deputati regionali e nazionali, tra questi il parlamentare Lillo Pisano, l’euro deputato Annalisa Tardino, e poi le istituzioni locali, il neo prefetto, Filippo Romano, e il nuovo questore di Agrigento, Emanuele Ricifari. Un focus abbastanza riuscito che vuole essere l’avvio di un percorso di condivisione con gli attori chiave che operano sul territorio, al fine di tracciare una strategia di medio-lungo periodo per lo sviluppo del sistema infrastrutturale del quale è noto a tutti lo stato di arretramento da quello stradale e autostradale, a quello ferroviario, per permettere al territorio di essere competitivo e connesso.
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