Va al cimitero, sale su una scala per mettere i fiori sulla lapide del marito e cade rovinosamente sul pavimento provocandosi un trauma alla spalla. Il giudice, a distanza di alcuni anni, accogliendo le argomentazioni dell’avvocato Barbara Garascia, difensore del Comune di Favara, le nega il risarcimento. L’episodio risale al 22 agosto del 2017. La donna, all’epoca 53enne, aveva chiesto un risarcimento al Comune di Favara attraverso il suo legale Domenico Russello che sosteneva che la causa dell’incidente fosse da addebitare alle condizioni sconnesse del pavimento e a quelle della scala che sarebbe stata danneggiata con alcune estremità legate con del fil di ferro.
“Si deve rilevare – scrive il giudice Vincenza Bennici – come le circostanze di luogo descritte (pavimentazione sconnessa e parziale inagibilità della scala), ove fossero dimostrate, avrebbero imposto l’esigibilità di una maggiore cautela da parte della stessa, che avrebbe potuto chiedere informazioni al custode circa la possibilità di usare la scala e sulle modalità di utilizzo della stessa prima di avventurarsi nella salita”. Il giudice ha pure condannato la donna a pagare 5.000 euro al Comune, rappresentato nel giudizio dall’avvocato Barbara Garascia (nella foto).
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