Il Gip di Palermo, Lirio Conti, ha revocato l’obbligo di dimora, nei confronti del poliziotto Giuseppe D’Andrea, 49 anni, fermato il 2 febbraio scorso dai carabinieri del Ros nell’ambito dell’operazione antimafia “Xydi”, con l’accusa di accesso abusivo a sistema informatico, e rivelazione di segreto di ufficio. A carico dell’agente, attualmente sospeso dalla polizia di Stato per disposizione dal Ministero dell’Interno, resta in atto la sola misura dell’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria,
Il giudice ha accolto l’istanza dei difensori, gli avvocati Daniela Posante e Antonella Arcieri, ritenendo attenuate le esigenze cautelari. D’Andrea era finito prima in carcere e poi, dopo l’udienza di convalida del fermo, agli arresti domiciliari. Secondo la Dda avrebbe fatto degli accessi non autorizzati alla banca dati per acquisire notizie di una licenza commerciale, e per controllare la posizione di un imprenditore, e le notizie poi sarebbero state rivelate ai mafiosi Gregorio Lombardo e Giancarlo Buggea, e all’avvocato Angela Porcello.
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