PUBLIREDAZIONALE
In Sicilia arrivano le prime lettere di accertamento dal fisco
Una volta la parola fisco faceva accapponare la pelle, oggi la cosa sembra essere presa con più serenità, ma è bene non prenderla comunque alla leggera. Le sanzioni arrivano e sono sempre molto pesanti. Ma se un tempo dialogare con l’Agenzia delle entrate era una cosa quasi impossibile per i normali cittadini, oggi fortunatamente sono stati aperti diversi canali per mettersi in comunicazione ed, eventualmente, rimediare agli errori prima di incorrere nelle sanzioni previste.
Su questo tenore, infatti, saranno le lettere di accertamento che arriveranno a circa 7 mila siciliani, ben 502 nella provincia di Agrigento, 1.423 a Catania, 323 a Caltanisetta, 1.39 a Messina, 1.723 a Palermo, 187 a Enna, 416 a Ragusa, 537 a Trapani e 558 a Siracusa. Ma per ora non è il caso di allarmarsi. Infatti, come si è anticipato, non si tratta di veri e propri accertamenti, bensì di una richiesta di chiarimento circa dichiarazioni dei redditi presentate nel 2013 e inerenti l’anno 2012. Insomma, in poche parole l’Agenzia delle Entrate dà la possibilità a quei cittadini le cui dichiarazioni non siano risultate essere in regola di rimediare agli errori e di rimettersi subito in regola pagando il dovuto.
Per molti questo significa però dover chiedere finanziamenti e preventivi cessione del quinto per potersi rimettere in regola ed evitare le future sanzioni. Ma nel concreto cosa deve fare un cittadino che ricevesse una di queste lettere? bene, per prima cosa dovrà mettersi in contatto con la sede dell’Agenzia delle Entrate di appartenenza, in questo modo potrà chiarire la sua situazione e verificare se l’anomalia sia frutto di un errore del contribuente o di qualche conteggio errato. Se poi venisse appurato un errore da parte del contribuente questi potrà chiedere di sanare la posizione con agevolazioni e sanzioni ridotte.
Insomma, gli errori sono ammessi, purché se ne prenda atto e si rimedi quanto prima. Purtroppo in molti casi certi errori, per quanto non gravi, comportano anche sanzioni pesanti proprio perché vengono ignorati gli avvisi di accertamento o non vengono presi con il giusto peso. Quindi, se la parola fisco non deve terrorizzare chi non ha nulla da temere, dall’altra è bene comunque non incappare in certi meccanismi che delle volte sono alquanto complessi.
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