Ignoti teppisti in azione alla Scala dei Turchi di Realmonte. Con l’utilizzo di una polvere rossa hanno imbrattato la suggestiva marna bianca. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Agrigento che hanno effettuato un sopralluogo, ed avviato le indagini. La Procura di Agrigento ha aperto un fascicolo d’inchiesta che ipotizza il reato di danneggiamento di beni avente valore paesaggistico. Al vaglio degli inquirenti ci sono le immagini delle telecamere di video-sorveglianza che dovrebbero aver ripreso l’accaduto. Scala dei Turchi, il rosso andrà via “facilmente”: sopralluogo Soprintendenza per soluzioni (clicca qui per i particolari).
Scala dei Turchi, Musumeci: «Un oltraggio alla bellezza, è vandalismo vigliacco»
«La splendida scogliera di marna bianca della Scala dei Turchi, nell’Agrigentino, attrazione per visitatori di tutto il mondo, è stata vergognosamente deturpata. Condanniamo gli autori di tale gesto vigliacco, che costituisce oltraggio non solo ad un bene paesaggistico di rara bellezza, ma anche all’immagine della nostra Isola. Mi auguro che la magistratura possa giungere velocemente all’identificazione dei responsabili». Lo ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, che ha sottolineato come «il governo regionale, attraverso l’Ufficio contro il dissesto idrogeologico e la Protezione civile, sia impegnato da qualche anno, assieme ad altre istituzioni, nella tutela e nella salvaguardia dell’integrità di questo meraviglioso angolo della Sicilia».
Il presidente del Circolo Rabat, Daniele Gucciardo, dichira:
“Siamo sconcertati nell’apprendere che la Scala dei Turchi ha subito un atto di puro vandalismo essendo stata nelle scorse ore imbrattata da una sostanza colorante rossa. Speriamo che il danno non sia grave, rimane grave, invece, il gesto di cui non si riesce ad intuire lo scopo, ma che finisce per rendere evidente che alla Scala dei Turchi occorre innalzare i livelli di tutela e pianificare azioni concrete di conservazione. In queste settimane la nostra associazione, a livello locale e regionale, è stata impegnata a redigere una proposta di zonizzazione di tutta l’area, da inoltrare agli enti competenti, accompagnata da norme comportamentali distinte per le diverse zone con le quali si punti a garantire la fruizione del bene ma anche e soprattutto la sua conservazione. Atti come questi devono far interrogare tutti sull’opportunità di interdire l’accesso alla Scala dei Turchi, da parte nostra siamo sempre più convinti che non si possa più calpestare la marna bianca di questo monumento della natura, secondo noi, per apprezzare la Scala dei Turchi, non è affatto necessario camminarci sopra.
Filippo Perconti: Cosa si aspetta per decidere di affidare il bene
Uno tra i beni più suggestivi del patrimonio naturalistico siciliano stamattina si presentava così.
Non voglio dedicare neanche un commento a questo misero atto.
Bisogna però ragionare sulla condizione di questo così come tanti altri beni in Sicilia.
La scala dei turchi è ormai da anni abbandonata a se stessa e sono ancora inattese varie dichiarazioni da parte della regione siciliana che doveva occuparsi di regolarne la tutela.
Cosa si aspetta per decidere di affidare il bene ad un ente o associazione che possa curarsi della tutela, della valorizzazione e della sua sorveglianza?!
Già avviene per tantissime altre circostanze da preservare: l’isola dei conigli a Lampedusa; il Giardino della Kolymbethra ad Agrigento… ecc
E non si può arrivare al punto di attivare questi processi solo in caso di una lamentela da parte di un influencer sui social (vedi il caso di Punta Bianca) o, nella peggiore delle ipotesi, di atti vandalici. Non può non essere una priorità quella di valorizzare i beni unici della nostra bellissima regione.