“Abbiamo visto Màkari ieri e abbiamo deciso che non possiamo morire senza prima vedere la Valle dei Templi”. E’ il commento ad una prenotazione ricevuta dal b&b di Elvira Mangione, nel centro storico di Agrigento. Una conferma che la serie Tv , tratta dai romanzi di Gaetano Savatteri, è una promozione per il territorio agrigentino le cui bellezze sono state ammirate , nella prima puntata, con partecipazione da un vastissimo palcoscenico, costituendo un vero e proprio spot del nostro meraviglioso territorio. Per la cronaca Màkari , per ascolti tv, ieri sera, 7 febbraio, ha ottenuto il 25,4% di share, oltre 5 milioni di telespettatori, dati auditel. Il successo della serie è un’iniezione di fiducia per le sorti del territorio come destinazione turistica ed è proprio partendo da questo che Elvira Mangione si indigna, e come lei tanti, per alcuni commenti sui social: “Sono indignata da facebook- tuona- da chi vuole sottolineare il negativo della città. La prenotazione esprime sentimenti di bellezza, non sono un critico cinematografico e non mi esprimo sulle scelte ma è certo che è bella pubblicità per il nostro territorio. Sarebbe bene se tutti noi ci concentrassimo su quello anzichè cercare il negativo dove non c’è.” “Il Delitto di Kolymbethra” è stato il titolo dell’episodio realizzato con il contributo economico del Comune di Agrigento e con la “Film Commission Valle dei templi” del Distretto turistico.
In particolare, è un progetto scaturito da un’intesa tra il produttore esecutivo di Palomar, Francesco Beltrame, e l’amministratore del Distretto Turistico, Fabrizio La Gaipa, cui ha fatto seguito la determinazione del presidente del Distretto e sindaco di Agrigento, Francesco Miccichè, nel coinvolgere, prima gli assessori Francesco Picarella e Costantino Ciulla, e poi la Consulta del Turismo, il Parco Archeologico e il Fai al fine di raggiungere un’unità di intenti che portasse a un fortissimo lancio promozionale turistico in prima serata. Su Rai 1 ieri sera gli italiani hanno visto scorrere le immagini della Valle dei Templi, del Giardino della Kolymbethra, di piazza Pirandello e dintorni, come voluto espressamente dal sindaco Miccichè, ma anche di Porto Empedocle, della Scala dei Turchi e di Farm Cultural Park a Favara. Ben calibrato anche il ritorno di investimento di risorse da parte della proprietà di Villa Athena che ha ospitato per un mese l’intera troupe, attori e maestranze. “Siamo grati alla produzione e al nostro presidente – afferma La Gaipa – per aver intrapreso insieme un percorso che conferma il valore della film commission in termini di promozione e di marketing e che sottolinea il nuovo corso del Distretto, come DMO. Il nostro impegno sta nel cogliere nuove opportunità e nell’affrontare nuove sfide con le competenze necessarie, la ponderatezza e anche il coraggio che impongono alcune scelte. Offrire agli italiani alcune immagini del centro di Agrigento significa operare in modo consapevole in direzione di una forte promozione turistica che include la città nei consueti circuiti turistici della destinazione Valle dei Templi. Il legame che scrittori come Pirandello, Camilleri, Sciascia, Agnello Hornby e Savatteri hanno col nostro territorio è fecondo e va sempre più coltivato con impegno in direzione di una comunicazione più forte ed efficace a livello nazionale e internazionale”.