“Finalmente è realtà. Da tempo si chiedeva da più parti che alle donne vittime di violenza fosse assicurata la possibilità di sostentamento al fine di garantirsi autonomia economica adesso, con la circolare INPS dell’8 novembre 2021 n. 166, viene illustrato in dettaglio la disciplina che regolamenta il Reddito di Libertà”. E’ quanto comunica l’assessore comunale di Canicattì alle Pari Opportunità, Patrizia Bennici.
La misura è destinata alle donne vittime di violenza residenti nel territorio italiano che siano cittadine italiane o comunitarie oppure, in caso di cittadine di Stato extracomunitario, in possesso di regolare permesso di soggiorno e le straniere aventi lo status di rifugiate politiche o lo status di protezione sussidiaria, senza figli o con figli minori, seguite dai centri antiviolenza riconosciuti dalle regioni e dai servizi sociali nei percorsi di fuoriuscita dalla violenza.
Si tratta di in un contributo economico, di massimo 400 euro mensili pro capite, concesso in un’unica soluzione per massimo 12 mesi, da utilizzare prioritariamente per spese abitative, per quelle scolastiche e formative dei figli o delle figlie minori. Se la richiesta di beneficio (la cui domanda deve essere presentata all’INPS dalle donne interessate, direttamente o mediante un rappresentante legale o un delegato, tramite il Comune di residenza, utilizzando il modello allegato alla circolare) avviene dal 1 gennaio al 30 giugno il contributo sarà corrisposto con una prima anticipazione di sei mensilità e poi un successivo saldo; se la domanda di reddito di libertà viene presentata dal 1 luglio al 31 dicembre, l’importo verrà concesso in un’unica soluzione. La misura, inoltre, è compatibile con altri strumenti di sostegno al reddito.
Per visionare l’avviso e scaricare la relativa domanda collegarsi alla sezione del sito istituzionale al link: