Quando vennero assunti (a tempo determinato), la selezione divenne oggetto di critiche e dibattito perché pochi avevano saputo della imminente richiesta di personale e soprattutto della forma scelta, ovvero il click day. Inoltre buona parte dei “fortunati” erano in qualche modo legati al mondo della politica. Furono anche messi in discussione i compensi, che a dire di molti superavano abbondantemente i 2000 euro al mese e si cominciò a ironizzare sulla sicura proroga e sulla probabile futura stabilizzazione. Insomma una scorciatoia per entrare nell’organico dell’Asp.
Ma a smentire queste dicerie ci hanno pensato i vertici dell’Asp agrigentina Zappia, Mancuso e Mazzara, che, dopo avere prorogati i contratti il 21 ottobre scorso fino al 31 dicembre prossimo, in una nota di ieri, 16 novembre, hanno chiarito che l’assunzione con contratti di collaborazione coordinata e continuata nell’ambito dell’emergenza Covid di 46 tecnici informatici, 81 assistenti amministrativi, 45 collaboratori amministrativi, 7 collaboratori ingegneri, 9 educatori professionali e 9 assistenti sociali subiva una immediata riduzione dell’orario settimanale di lavoro di tutte le figure professionali, queste passavano da 36 a 18 ore, con riserva di rivedere questa disposizione in ragione dell’attuale quadro pandemico. In altre parole nessun privilegio per i selezionati, ma una valutazione legata solo al bisogno e alle spese.