Il reddito di cittadinanza gli spetta: il Tribunale del riesame annulla sequestro preventivo della carta poste italiane
Percepiva il reddito di cittadinanza da ormai diversi mesi, fin quando il 22 novembre scorso la carta Poste Italiane contenente il denaro versato dall’INPS, a titolo di reddito di cittadinanza, gli era stata sequestrata dai Carabinieri della Stazione di Porto Empedocle. Secondo i militari – l’uomo che era un venditore ambulante – al momento dell’accertamento aveva chiuso la partita iva ed aveva trovato un lavoro con contratto a tempo determinato presso una srl.
Secondo il GIP, che aveva convalidato il sequestro preventivo disposto d’urgenza dai Carabinieri, l’indagato aveva dichiarato il falso al momento della presentazione della domanda per ottenere il reddito di cittadinanza e gli veniva contestato il reato di truffa aggravata e falso.
Il Tribunale del Riesame ha annullato il provvedimento di convalida del sequestro e disposto la immediata restituzione della carta.
L’avvocato Graziella Vella ha presentato infatti istanza di riesame contro il sequestro operato dai Carabinieri e contro il decreto di convalida del GIP di Agrigento dimostrando la regolarità della documentazione presentata per ottenere il decreto di cittadinanza e l’insussistenza del reato di truffa.
Nel corso dell’udienza camerale l’Avv. Graziella Vella ha presentato articolata memoria a sostegno della estraneità del soggetto indagato in ordine ai fatti contestati.