AGRIGENTO. Il tribunale collegiale ha respinto il reclamo dei legali Giuseppe Scozzari e Angelo Sutera, difensori della società “Corona food e wine” che gestisce il pub “Nzolia” contro l’ordinanza del giudice civile che imponeva la chiusura a orari prestabiliti e con larghissimo anticipo rispetto al passato ed il divieto di diffondere musica all’esterno e un limite di tre decibel per la diffusione sonora interna.
Si tratta di un locale molto in “voga” nella movida agrigentina, situato nel cuore di Agrigento, nella piazzetta San Calogero, che dopo questa ordinanza aveva iniziato a perdere clienti. I residenti, rappresentati dall’avvocato Roberto Gambino, che risiede proprio nella salita Filino (meglio nota come salita San Calogero), avevano anche prodotto una consulenza tecnica per dimostrare che il valore di emissione di suoni ha superato il limite consentito.
II giudice, quindi, aveva imposto la chiusura entro le 22,30 durante la settimana fino al giovedì, nonché la domenica e i giorni festivi; entro le 24,00, invece, il venerdì, sabato e i prefestivi. Il periodo compreso dal 15 luglio al 31 agosto è regolamentato dalle ordinanze comunali. Il collegio civile del tribunale presieduto da Luciana Elisabetta Razete, adesso, ha confermato il provvedimento. Prima il decreto penale di condanna al titolare per “disturbo della quiete pubblica”. Dal lunedì al giovedì dovrà chiudere entro e non oltre le 22.30 mentre nel weekend entro la mezzanotte.