Dal mito di Dedalo, l’inventore geniale in fuga da Creta, che trova rifugio tra le grotte e le colline della Sicilia, prende vita “Nóstos – Parole del mito nei borghi del mito”, un progetto teatrale diffuso in tre borghi dell’Agrigentino che fonde memoria, arte e comunità. Nei borghi di Joppolo Giancaxio, Santa Elisabetta e Sant’Angelo Muxaro, Dal 31 maggio al 2 giugno, le strade diventeranno teatri a cielo aperto, in cui il mito si fa racconto vivo.
Il progetto, ideato da Laura Anello, giornalista e presidente della Fondazione Le Vie dei Tesori, si inserisce all’interno del programma di rigenerazione culturale “Mitologia, Storia e Tradizioni”, sostenuto dal PNRR – M1C3.
Ogni borgo ospita una diversa tappa narrativa: a Joppolo Giancaxio, una radiocronaca immaginaria riporta in vita l’incontro tra Cocalo e Minosse; a Santa Elisabetta, la sete di riscatto e potere si intreccia alla sete d’acqua; a Sant’Angelo Muxaro, il racconto si chiude con le figlie del re, streghe eleganti e crudeli.
Il festival è curato dal Teatro alla Guilla di Palermo, con la regia di Valerio Strati, e coinvolge attori, musicisti e cittadini in laboratori partecipativi. Tra i protagonisti artistici, spiccano Domenico Bravo, Marzia Coniglio, Alessio Barone, e i musicisti Jerusa Barros, Libero Reina e Casentuli trio.
“Nóstos” è più di uno spettacolo: è un ritorno alle origini, un rito collettivo che unisce tradizione e futuro. “Qui la nostalgia diventa speranza”, afferma Laura Anello. Un invito a riscoprire luoghi dimenticati, dove il mito si vive, si canta, si trasforma.
IL PROGRAMMA NEI TRE BORGHI
31 maggio | Joppolo Giancaxio | ore 18
Il cuore di questa giornata sarà Termo-politica, scritto e diretto da Domenico Bravo che ha costruito una radiocronaca dell’evento mitico. La voce narrante di “Tele Egeo” si intromette nel dialogo brillante e ironico tra Cocalo e Minosse: il primo predomina e Minosse finisce ucciso nelle bollenti acque termali. In scena Alessio Barone, Marzia Coniglio e Silvia Trigona. Intervento musicale di Alfonso Vella, incursione canora di Florinda Piticchio; quindi va in scena Scopariote,scritto e diretto da Domenico Bravo con Marzia Coniglio e Silvia Trigona. Il concerto serale vedrà la cantante (capoverdiana d’origine e siciliana d’adozione) Jerusa Barros con il chitarrista Fabrizio Malerba, riscoprirele sue radici e unirle a quelle siciliane che ugualmente le appartengono, creando una fusione intrisa di colori, ritmi africani e sonorità mediterranee. Il laboratorio teatrale per i bambini delle scuole medie è condotto da Marzia Coniglio.
1 giugno | Sant’Elisabetta | ore 18
Ne La sete dei re, scritto e diretto da Valerio Strati, si immagina che re Cocalo trattenga Dedalo in terra sicana, spinto dal bisogno di trovare una soluzione alla cronica mancanza d’acqua del territorio, allora come oggi. Si rifiuta quindi di consegnare un potenziale costruttore di pozzi e acquedotti a Minosse, che lo reclama dopo la fuga da Creta. L’interesse personale è motore cardine della scena e Minosse muore come leggenda vuole, bollito nelle acque termali. In scena Domenico Bravo, Alessio Barone e Massimo Vazzana. Intervento musicale di Alfonso Vella, incursione canora di Florinda Piticchio. Segue la messinscena di Edipo Re – Il Cunto di e con Silvia Trigona e Alessio Barone. La sera, il viaggio sonoro intimo e vibrante di Libero Reina (voce) e Carmelo Traina (tamburi a cornice). Brani originali dal repertorio electro-mediterraneo di Reina in chiave acustica, intrecciati a canti e ritmi della tradizione popolare del Mediterraneo.
Il laboratorio di canto e coralità per adulti è curato daMarco Mondì
2 giugno | Sant’Angelo Muxaro | ore 18
In Terme di famiglia, scritto e diretto da Domenico Bravo, tre immaginarie figlie del re Cocalo divengono ancelle di morte di Minosse, sembrano le streghe del Macbeth, ma più belle, brillanti e aggraziate. Uccidono Minosse con leggerezza mentre si fa un caldo bagno termale, chiacchierando di Creta e Dedalo. Lo “cucinano” bollendolo come fosse un piatto da servire alla tavola del padre Cocalo. Con Marzia Coniglio, Silvia Trigona e Massimo Vazzana. Intervento musicale di Alfonso Vella, incursione canora di Florinda Piticchio. Segue la messinscena diVincenzo Bonelli saponaro, scritto e diretto da Domenico Bravo, con Marzia Coniglio e Massimo Vazzana. La sera si potrà ascoltare (e ballare) con ilCasentuli trio – Simona Di Gregorio (voce, organetto, chitarra, tamburello), Giorgio Maltese (voce, mandolino, marranzano, friscalettu, tamburello, zampogna, castagnette), Pasqualino Cacciola (chitarra, mandola, tamburello).Un vero viaggio nelle espressioni musicali legate alla storia della Sicilia. Dalle sonorità arcaiche del mondo rurale a quelle moderne dei contesti urbani. Due ilaboratori, uno per bambini delle scuole elementari a cura di Giada Costa; e uno di canto e coralità per gli adulti a cura di Florinda Piticchio.


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