Gli anni scorrono, Crono porta con sé il peso di un’antologia fatta di rivoluzioni e tetre metamorfosi sul mito dell’apparenza e del successo.
Il tempo… in fisica teorica, cosa sarebbe?
Il tempo un ticchettio che ci aiuta ad orientarci, esistenza o non esistenza?
Un nostalgico Manzoni disse: “ai posteri l’ardua sentenza”.
I giovani, quei ragazzi appartenenti alla generazione Z; ma cosa si nasconde dietro la solitudine di un Hikokomori?
Questi, decidono di chiudersi in casa per mesi o addirittura anni, cosa spaventa le loro anime?
Forse un mondo laddove l’assurdo sta prendendo il sopravvento. Poi ci sono i vari social media, e se non gestiti bene diventano armi letali, ragazzi e ragazze che crollano nel vortice della dismorfofobia, dove rincorrono una perfezione estetica (non umana).
La scuola è sempre più alla ricerca di figure di sostegno, come: psicologi, pedagogisti…
Sostegni morali per una generazione fragile e spesso vittima di alcol e bravate.
Nietzsche, torna alla ribalta con “l’ospite inquietante” una negazione del mondo e dell’essere umano che vive dentro la maggior parte degli adolescenti. La paura di mostrare le proprie emozioni, l’incapacità di mostrarsi con i loro disagi… poiché si imbattono contro un muro chiamato “bullismo”.
Le famiglie? Si, le famiglie! Quelle allargate o quelle falso/Mulino Bianco, dovrebbero guardare negli occhi i propri figli con tutta l’empatia possibile.
Questo mondo è un teatro di prove andate bene o andate a male, ma per trovare un equilibrio bisogna essere attori spontanei e leggeri.
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