«Mi piacerebbe rigiocare il derby contro Trapani, vorrei affrontarlo ancora una volta sia nella gara di an- data che in quella di ritorno».
Lorenzo Ambrosin vuole la rivincita e, a chi gli chiede quale partita in stagione vorrebbe ripetere ancora, risponde così. Peccato però che di partite da giocare probabilmente non ce ne saranno più. La guardia di Jesolo pensa al derby con Trapani perché è stata l’unica sconfitta tra le mura amiche subita dalla Fortitudo, poi solo vittorie ed una stagione esaltante che l’ha vista fermarsi nel momento più bello.
Era il 23 febbraio quando Agrigento batteva la GeVi Napoli, incassando la sedicesima vittoria stagionale raggiungendo il traguardo di dieci vittorie casalinghe consecutive (12/13 totali) e agganciando il secondo posto in classifica nel Girone Ovest a quota 32 punti.
Negli occhi di tutti rimangono im- presse le immagini di una bella serata di sport, una partita superba, emble- ma di una stagione fino a quel mo- mento straordinaria: le schiacciate di Easley, le triple di James, le giocate spettacolari di Pepe, la leadership di De Nicolao, la solidità di Chiarastella, la concretezza di Ambrosin.
Tutto questo rischia, seriamente, di rimanere spezzato da un evento imponderabile. Sì, perché sull’Italia, nel frattempo, si abbatte lo tsunami. Niente a che vedere con il clima, seppur incostante, di quest’epoca, ma un virus, il Covid-19, che, alla pari di un uragano, dispensa morte e causa la paralisi dell’intero paese.
Difficile pensare ad una riparten- za del campionato, tanto più che Agrigento, così come altre squadre, ha già perso pezzi pregiati. Anche in casa Fortitudo si sono registrate le prime conseguenze del lockdown del campionato di basket legato al contagio da Covid-19.
Christian James, texano classe ’96, sesto marcatore del girone occidentale con oltre 17 punti di media, 4.8 rimbalzi e 2.2 assist, è stato autorizzato dalla società del presidente Moncada a lasciare l’Italia per fare rientro in patria.
Il giocatore, infatti, già dallo scorso 19 marzo ha deciso – in questo particolare momento caratterizzato dal blocco del campionato fino al 3 aprile – di stare vicino ai familiari, rima- nendo in contatto con la società in at- tesa che torni la normalità.