La Capitaneria di porto di Porto Empedocle da oggi ha un nuovo comandante. E’ il Capitano di Fregata Antonio Ventriglia che prende il posto del suo parigrado Fabio Serafino destinato alla Capitaneria di Porto di Augusta. La cerimonia di passaggio di consegne si è svolta presso il piazzale interno della Capitaneria di Porto alla presenza del Direttore Marittimo della Sicilia occidentale Capitano di Vascello Raffaele Macauda. Presenti il prefetto di Agrigento Maria Rita Cocciufa, i vertici militari ed istituzionali della Provincia di Agrigento, presenti anche diversi sindaci dei Comuni costieri con i Gonfaloni, i rappresentanti dell’ANMI, Associazione Nazionale Marinai d’Italia, Unuci e gli operatori portuali. Il Capitano di Fregata Antonio Ventriglia, laureato in Giurisprudenza e abilitato all’esercizio della professione forense, proviene dal Comando Generale di Roma, dove negli ultimi 8 anni si è occupato di tematiche inerenti ai servizi tecnico-nautici, nonché di interrogazioni parlamentari e di attività di consulenza giuridica. In precedenza aveva svolto servizio presso la Capitaneria di porto di Torre del Greco e, successivamente, al Comando dell’Ufficio circondariale marittimo di Bosa, in Sardegna. Insignito della Croce d’oro per anzianità di servizio militare e della Medaglia d’argento al merito di lungo Comando, il comandante Ventriglia nell’anno 2011 ha ottenuto un Attestato di pubblica benemerenza da parte del Dipartimento della Protezione Civile in relazione alla gestione dell’emergenza rifiuti in Campania. Il comandante Fabio Serafino nel corso di questi anni trascorsi alla guida del Compartimento marittimo di Porto Empedocle, sotto la cui giurisdizione ricadono anche gli Uffici Circondariali di Licata, Sciacca e Lampedusa, si è fatto apprezzare non solo per le sue indubbie capacità professionali ma anche per le sue doti umane che gli hanno consentito di raggiungere eccellenti risultati. Sotto il suo comando sono stati portati avanti importanti interventi in materia ambientale, di controllo sul demanio e vigilanza sulla filiera della pesca. Grande impegno è stato profuso soprattutto nella salvaguardia della vita umana in mare sia nell’attività di sicurezza balneare che nel soccorso ai migranti nel canale di Sicilia.