Tetti che rischiano di crollare,Caldaie rotte, carenza di manutenzione ed impianti di riscaldamento talvolta fuori norma, rappresentano una nota costante delle scuole di ogni ordine e grado di Agrigento. Ed è ancora più grave tale situazione di fatto malgrado lo Stato metta a disposizione fondi, come è accaduto di recente con 11,6 milioni di euro che poi non sono stati utilizzati integralmente dalle Amministrazioni per interventi sull’antincendio e sull’adeguamento anche dei locali caldaia. Una scarsa capacità progettuale, in particolare,dell’amministrazione comunale di Agrigento che penalizza studenti, docenti ed operatori scolastici ospitati spesso in aule fredde e inadeguate. Non si può comprimere il diritto allo studio dei ragazzi, relegando la loro formazione in luoghi poco sicuri o scarsamente attrezzati per scoraggiarne la corsa competitiva con chi,invece, ha la fortuna di crescere altrove. ChIediamo al sindaco ed all’assessore alla istruzione-concludono Iacolino e Falzone-di occuparsi concretamente di queste problematiche e di prevedere maggiori risorse su istruzione ed edilizia scolastica,potenziare l’ ufficio tecnico incapace fin qui di intercettare i fondi ministeriali ed europei e rafforzare la cooperazione con i dirigenti scolastici,incrementando le risorse finanziarie a loro disposizione,anche per le attività di piccola manutenzione,se occorre con l’adattamento degli attuali regolamenti consiliari.