Gli studenti del Liceo Leonardo si avvicinano al patrimonio culturale della città con passione e competenza, approfondendo la storia costruttiva e artistica del Teatro Pirandello.
Guidati dai loro docenti, in particolare dal prof. Fabio Zarbo, e dalla dirigente, Patrizia Pilato, hanno affrontato una complessa e difficile ricerca anche presso l’Archivio di Stato di Agrigento, dove, con l’ausilio della competenza della dirigente, Rossana Florio, hanno affrontato la lettura e lo studio della documentazione ottocentesca riguardante la costruzione del teatro comunale.
Un viaggio affascinante tra architettura, decorazioni pittoriche e scultoree, che li ha portati a studiare l’opera dell’architetto Ernesto Basile, autore del progetto, e gli interventi dei grandi maestri dell’epoca come i disegnatori e pittori Luigi Sacco, Antonio Ravello, Giuseppe Belloni e lo scultore Benedetto Alfano.
Tra i particolari emersi dalla ricerca, la scoperta della relazione scritta da Ernesto Basile che illustra ai pittori e agli artigiani le caratteristiche degli affreschi e gli interventi decoratici e le carattersitiche architettoniche, comprese le modifiche per l’arco armonico, l’arco scenico, i macchinari e i meccanismi per la realizzazione delle scenografie, il sipario, l’eliminazione dei muri curvi dei palchi. Trovati tra le carte degli archivi agrigentini indicazioni riguardanti i disegni per il decoro dei capitelli, dei rosoni, dellle sculture delle sale, dei medaglioni con le raffigurazioni di vari musicisti e altre riguardanti il soffitto arricchito dalle raffigurazioni simbiliche rappresentanti alcuni antichi akraganti. Tra i dipinti che ammiriamo nel teatro si segnalano due coppie di figure con un angelo che suona una tromba araldica (o chiarina) affiancato in volo da un putto alato che sorregge una corona di alloro con la mano destra e nella sinistra tiene un mazzo di fiori; mentre in altre due coppie di figure, al contrario, il putto suona la troba e l’angelo regge la corona d’alloro. Nei capitelli pseudo corinci, con dorature in oro zecchino Basile volle cornucopie al posto delle volute e maschera teatrale al centro che rappresenta la tragedia; mentre in un altro capitello con al centro la lira e in un altro vediamo un cigno che tiene nella zampa il seme della conoscenza nella zampa a cui è affiancata una colomba, vi è inoltre una tortorella con un ramoscello d’olivo nel becco, simbolo di protezione e bellezza, nascosti tra i dettagli del teatro. Anche i vari ordini dei palchi sono decorati con dipinti ad olio di noce che presentano un putto alato al centro che sorregge una collana con sfere color corallo, con al centro un medaglione decorato di forma ottagonale con il numero del palco. Nel secondo ordine dei palchi vediamo decorazioni con teste stilizzate di leone di colore verde dircondate da una ghirlanda di alloro. Nel terzo ordine dei palchi abbiamo ornamenti begetali e floreali, intervallati da tondi. Altre decorazion nella pareti laterali, Tra i simboli dipinti vediamo raffigurazione delle monete dell’antica Akragas.
Tutte le opere del teatro comunale sono nate dall’ingegno di questi professionisti e artisti, persino anche la progettazione dei cancelli in ferro d’ingresso, che è stata ritrovata grazie agli studi nell’Archivio di Stato e nell’Archivio Storico Comunale.
Un’iniziativa voluta anche dalla Fondazione Teatro Pirandello, dal Comune e dalla Fondazione Agrigento Capitale della Cultura che dimostra come la conoscenza diretta e lo studio approfondito rendano i giovani protagonisti attivi nella valorizzazione del nostro patrimonio. Una lezione di bellezza, memoria e futuro, che gli studenti agrigentini hanno presentato avvalendosi anche degli strumenti dell’informatica, compresi quelli dell’intelligenza artificiale.
Tutte le autorità presenti all’incontro, dal Sindaco Miccichè, alla presidente della Fondazione Agrigento Capitale della Cultura, Cucinotta, dal presidente della Fondazione Teatro Pirandello, Patti, al Provveditore agli Studi, Moschella, e i relatori si sono complimentati con gli studenti per l’eccellente lavoro di ricerca e per i video realizzati per presentarne i risultati, tra cui la mappatura del teatro attraverso un virtual tour multimediale a 360°.
Il presidente della Fondazione Teatro, Alessandro Patti, ha anche annunciato che i video degli studenti verranno inseriti nel sito della Fondazione perché costituiscono una ricostruzione storica, artistica e ambientale molto preziosa e inedita che contribuirà a far conoscere nel mondo la storia e la bellezza del Teatro Comunale dedicato a Luigi Pirandello.
L’incontro si è concluso con gli interventi di Renata Prescia, Docente Ordinaria di Restauro architettonico Università degli Studi Palermo, Rossana Florio, Direttrice Archivio di Stato di Agrigento, Fabio Zarbo docente del Liceo Leonardo, Rita Ferlisi, Storica dell’arte Soprintendenza BB, Flavio Caputo e Fabio Zarbo.





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