Sette parroci presenti sul territorio di Ribera, in un documento condiviso, lanciano un appello all’intera comunità per dire no allo spaccio e il consumo di droga. La lettera è rivolta alle famiglie e principalmente alle mamme. “Denunciate vostro figlio come assuntore di droga e salvategli la vita – si legge nel documento della Chiesa di Ribera -. La prima tentazione è quella di pensare che è una vergogna, nessuno lo deve sapere. Allora pur di tenerli calmi prendete la macchina, andate nel luogo di spaccio, suonate il clacson, viene lo spacciatore, date i soldi e prendete la droga. E’ il più grande errore che potete fare”.
“Preferite far morire lentamente i vostri figli o salvarli? – l’appello dei sacerdoti -. Rivolgetevi ai centri di accoglienza e alle comunità terapeutiche”. Il documento è stato letto durante le celebrazioni della messa di domenica scorsa. La comunità di Ribera è ancora scossa per la morte della giovane Keila di 33 anni, deceduta per una overdose negli scorsi giorni.
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