Il Gip del Tribunale di Agrigento, Luisa Turco, ha convalidato gli arresti dei due coniugi di Naro, fermati dai carabinieri della Compagnia di Licata, con l’accusa di maltrattamenti e sequestro di persona, in quanto avrebbero segregato in casa il nipote disabile, di 33 anni, legandolo al letto con una catena stretta alla caviglia. A.V., e A.V., di 53 e 52 anni, rispettivamente di Naro e Palma di Montechiaro, tutori del disabile, restano in carcere.
La donna, in particolare durante l’interrogatorio, si è detta dispiaciuta per quanto accaduto, e ha chiesto perdono. Ha confessato ogni cosa. Il marito ha rilasciato dichiarazioni spontanee, e anche lui era scosso. Hanno raccontato che il ragazzo, già una prima volta si era allontanato dall’abitazione, e ritrovato giorni dopo in Calabria e in Campania. Sulla scomparsa del disabile si era occupata anche la trasmissione Rai “Chi l’ha visto”.
A.V., e A.V., di 53 e 52 anni, sono stati arrestati in flagranza di reato, sabato pomeriggio, dai carabinieri al termine di un’indagine, coordinata dal procuratore capo Luigi Patronaggio (nella foto) e dal pubblico ministero Gloria Andreoli. Il ragazzo è stato liberato.
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