I due sono indagati di tentato omicidio, lesioni e maltrattamenti in famiglia. Il personale della terza sezione – reati contro la persona e in pregiudizio di minori – della Mobile, ha anche notificato al padre delle minori, il divieto di avvicinamento alle figlie, il divieto di dimora ad Agrigento ed Aragona e l’obbligo di presentazione per due volte la settimana.
La misura cautelare trae origine da un’indagine, dopo che alla neonata vennero riscontrate delle lesioni. Alla piccina, accompagnata dai familiari all’ospedale “Barone Lombardo” di Canicattì per un episodio sincopale post vomito, i medici riscontrarono una serie di ecchimosi e traumi sul pube e alla testa, e un’emorragia cerebrale che all’epoca del fatto aveva richiesto l’immediato trasferimento della bambina in elisoccorso al Policlinico di Messina, dove è stata ricoverata nel reparto di Rianimazione pediatrica.
“Le indagini, supportate anche da attività tecniche, hanno permesso di svelare i gravi indizi di colpevolezza a carico dei due coniugi che, venendo meno ai loro obblighi genitoriali, avrebbero posto – ha ricostruito oggi la Questura – in essere in maniera sistematica una serie di atti di maltrattamenti nei confronti della neonata”. A seguito delle indagini, la Procura ha richiesto al giudice per le indagini preliminari l’emissione delle misure cautelari per i due coniugi.