E’ finita a processo con l’accusa di avere percepito indebitamente il Reddito di cittadinanza. Una trentatreenne, romena, Alina Florentina Postolache, da anni domiciliata ad Agrigento, è stata assolta, perché il fatto non costituisce reato. La sentenza è stata emessa dal giudice monocratico del Tribunale di Agrigento, Agata Anna Genna, che ha accolto le tesi del legale difensore dell’imputata, l’avvocato Salvatore Bruccoleri. Il pubblico ministero, al termine della requisitoria, aveva avanzato richiesta di condanna a due anni e tre mesi di reclusione. La vicenda risale ad alcuni anni fa.
La donna ha presentato la domanda in un Patronato, e al fine di ottenere indebitamente il beneficio – secondo l’accusa – aveva reso dichiarazioni false. In particolare di essere stata residente nel territorio Italiano per dieci anni, di cui gli ultimi due, dalla data di presentazione della pratica, in maniera consecutiva, ed inoltre avrebbe dichiarato redditi di lavoro dipendente, per un importo inferiore a quello effettivamente percepito.
Successivamente nei mesi a seguire, non avrebbe comunicato la variazione del reddito del nucleo familiare, derivante dall’inizio dell’attività lavorativa svolta dal marito convivente, presso una ditta di Porto Empedocle. Le indagini sono state condotte dai militari della Guardia di finanza, che all’epoca del fatto, avevano provveduto a sequestrarle la card, su cui ogni mese veniva erogato il beneficio economico dello Stato. Finita a processo, adesso, per la trentatreenne è arrivata l’assoluzione.
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