E’ affetto da infermità di mente tale da scemare grandemente senza escludere la sua capacità di intendere e volere. Questo l’esito della nuova perizia psichiatrica su Salvatore Gioacchino Sedita, il 35enne di Racalmuto che, secondo la sua stessa confessione, il 13 dicembre del 2022, ha massacrato i genitori Giuseppe Sedita e Rosa Sardo, uccidendoli nella loro abitazione con 47 colpi di mannaia.
I due psichiatri incaricati dalla Corte di Assise del tribunale di Agrigento presieduta da Giuseppe Miceli, gli specialisti Leonardo Giordano e Osvaldo Azzarelli, sconfessano in parte la prima relazione che aveva escluso qualsiasi patologia nei confronti del racalmutese. A sollecitare la seconda perizia era stato il legale dell’imputato, l’avvocato Ninni Giardina.
I due psichiatri riferiranno in aula il 6 giugno. Nella fase delle indagini preliminari, erano stati svolti analoghi accertamenti che avevano escluso qualsiasi vizio di mente. Lo psichiatra Lorenzo Messina, incaricato dal giudice di eseguire una perizia, era arrivato alla conclusione che Sedita è capace di intendere e volere. Il giovane che aveva reso una piena confessione ai carabinieri “ha agito sotto la spinta disinibente e aggressiva della cocaina”, aveva concluso lo specialista.