AgrigentoOggi
  • Agrigento 2025
  • Editoriali
  • Valle dei Templi
  • Turismo
  • Scuola
  • Cinema
  • Cultura
  • Calcio
No Result
View All Result
  • Agrigento 2025
  • Editoriali
  • Valle dei Templi
  • Turismo
  • Scuola
  • Cinema
  • Cultura
  • Calcio
No Result
View All Result
AgrigentoOggi
No Result
View All Result

Home » Magazine » Gli artisti stranieri più amati in Sicilia

Gli artisti stranieri più amati in Sicilia

26 Luglio 2024
in Magazine
Share on FacebookShare on Twitter

Scrigno di storia e cultura, quella siciliana è una terra che ha sempre avuto un forte legame con la musica. Al di là dei nomi più noti del cantautorato locale – Franco Battiato, Carmen Consoli o Mario Venuti, giusto per citarne te – sono numerosi gli artisti internazionali che hanno conquistato il cuore dei siciliani sia grazie alle loro canzoni sia per merito di performance indimenticabili. Tra band e solisti, ecco alcuni degli artisti più amati dal pubblico siciliano.

Jim kerr e i Simple Minds

Un legame speciale tiene insieme la band scozzese e la Sicilia: Jim Kerr, il carismatico cantante e frontman, l’ha scelta come sua seconda casa. La sua relazione con l’isola inizia nei primi anni Ottanta, agli esordi del gruppo, in particolare grazie a un concerto tenuto a Messina nel 1982 in un piccolo club. La storia e il mix culturale siciliano colpiscono Kerr in modo irreversibile. Il suo rapporto con alcuni siciliani, poi diventati suoi amici, lo ha portato anche a diventare imprenditore. Nel 2004, infatti, Kerr inaugura Villa Angela a Taormina, un piccolo e intimo boutique hotel che mette in mostra il meglio dell’artigianato isolano. Situato su una collina dalla quale si godono viste clamorose sullo Ionio e sull’Etna, l’edificio punta a essere un luogo che catturi l’essenza della vita e dell’ospitalità siciliana. E allo stesso tempo, che sia fonte di ispirazione musicale, cosa che è accaduta in particolare durante la pandemia, quando Kerr e Charlie Burchill (suo storico partner nei Simple Minds) hanno trasformato Villa Angela in un rifugio creativo, componendo e registrando nuova musica nelle sue stanze. Canzoni che si aggiungono a quelle con le quali il gruppo scozzese ha conquistato il mondo al tempo della new wave, negli anni Ottanta: brani iconici come Don’t You (Forget About Me), Alive and Kicking e Mandela Day risuonano ancora nelle piazze e nei luoghi in cui i siciliani – giovani e adulti – si ritrovano per i loro momenti di divertimento.

Guns’n’Roses

Leggende dell’hard rock di marca americana, I “Guns” sono tra le band più apprezzate nell’isola sin da quando, nel 1987, l’album Appetite for destruction li ha consacrati come star di livello mondiale. Canzoni quali Paradise City, Welcome to the jungle, Sweet Child O’ Mine e, in seguito, Don’t Cry e November Rain, hanno lasciato un’impronta indelebile nel cuore degli appassionati di rock, così come i loro live, carichi di energia e alimentati dal carisma di Axl Rose (il frontman) e di Slash, chitarrista solista tra i più influenti nel suo genere. I Guns’n’Roses non sono una semplice band, ma si sono trasformati in un fenomeno di costume con ricadute in ambiti ulteriori allo show business: basti pensare che sono presenti nel mondo del betting on line con una slot gratis a loro dedicata.

Iron Maiden

Restiamo in tema con i pionieri dell’heavy metal britannico, autori di classici quali The Number of the Beast e Fear of the Dark, protagonisti di esibizioni spettacolari, caratterizzate da scenografie elaborate e dall’energia inesauribile del frontman Bruce Dickinson. Anche per loro, come per i Simple Minds, vale un legame speciale con la Sicilia. Nel 1993 gli Iron Maiden non se la passano benissimo: Metallica, Pantera e Guns’n’Roses ne hanno preso il posto come leader del rock più estremo. Dickinson annuncia che con il gruppo farà un ultimo tour. Insomma, c’è aria di smobilitazione, e infatti per le location dei concerti vengono scelti luoghi un po’ fuori dal circuito tradizionale. Per esempio Priolo, in provincia di Siracusa.

La tensione interna alla band e i rapporti critici tra i musicisti non emergono: headbanging, pugni alzati, canzoni urlate e pogo furioso creano l’atmosfera perfetta per un concerto in cui tutti danno il meglio. Assalti chitarristici, basso galoppante, batteria potente e la voce di tre ottave di Dickinson fanno impazzire i fan accorsi in Sicilia da più parti, stringendo ancor più il legame tra gli Iron Maiden e l’isola. Non a caso, l’anno successivo lo show si tiene ad Acireale.

R.E.M.

In Sicilia li hanno sempre amati, e la loro Losing My Religion è considerata un vero e proprio inno. Per quello, quando nell’agosto del 1995 suonano a Catania, i R.E.M. si confermano come band straniera per la quale i giovani siciliani provano un amore infinito. I fan di lunga data si emozionano su singoli come Radio Free Europe e Carnival of Sorts, quelli più giovani per Everybody Hurts . L’evento è indimenticabile, anche grazie alla presenza di un gruppo esordiente ma che promette bene (si chiamano Radiohead). La serata viene ricordata come quella del miglior concerto rock mai celebrato in Sicilia.

Bob Dylan

Ha miliardi di fan in tutto il mondo. Dopotutto, non è solo il re dei folksinger, ma è anche un premio Nobel per la letteratura. E’ del tutto normale, quindi, che per lui si aprano le porte del teatro greco di Taormina, luogo magico e iconico per l’arte a tutto tondo. Accade nel luglio 2001, molti anni prima che Dylan sia incoronato con l’alloro del Nobel: appena prima dlle 22 emerge dalle quinte, bofonchia un saluto incomprensibile e, con l’abito di un becchino del midwest, attacca un assolo di armonica infinito. I settemila sulle tribune del teatro greco impazziscono di felicità, anche perché c’è uno spettacolo nello spettacolo: dietro la scena l’Etna è in piena eruzione, e quando sputa magma a centinaia di metri d’altezza, il pubblico lo sottolinea con entusiasmo. Anche Dylan si gira ogni tanto a vedere, per poi tornare a cantare quei brani con i quali ha deliziato i fan di un’isola che gli è sicuramente rimasta nel cuore.

Sting

Per celebrare i suoi 70 anni, compiuti nel 2021, l’ex frontman dei Police ha scelto sempre Taormina e il suo teatro greco, per un concerto dalla qualità musicale sopraffina. Un luogo che Sting ama: ci ha suonato più volte, e ogni volta che capita nell’isola non manca di tornarci per portare la sua musica, eclettica e raffinata, compresa tra l’energia quasi punk dei Police e le sfumature jazz del suo periodo solista. Canzoni come Fields of Gold e Englishman in New York, e prima ancora Roxanne e Message in a bottle hanno toccato il cuore dei fan grazie alla loro eleganza e alla loro forza trascinante. Le sue esibizioni dal vivo, intense e coinvolgenti, hanno contribuito a rafforzare il legame con il pubblico, e in particolare con quello siciliano.

Segui il canale AgrigentoOggi su WhatsApp

Previous Post

La vendemmia in Sicilia parte già a luglio, il caldo ha accelerato i tempi

Next Post

La Scala dei Turchi in Sicilia

Testata iscritta al n.289 – Registro Stampa Tribunale di Agrigento in data 18 Settembre 2009 – Direttore Domenico Vecchio – P.I. 02574010845 – Copyright © 2009 – 2025 – [email protected] Iscrizione ROC n.19023

Per la tua pubblicità su agrigentooggi.it

Copyright © 2023

No Result
View All Result
  • Agrigento 2025
  • Editoriali
  • Valle dei Templi
  • Turismo
  • Scuola
  • Cinema
  • Cultura
  • Calcio

Copyright © 2025

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist

No Result
View All Result
  • Agrigento 2025
  • Editoriali
  • Valle dei Templi
  • Turismo
  • Scuola
  • Cinema
  • Cultura
  • Calcio

Copyright © 2025