La Guardia di finanza ha arrestato 9 persone nell’ambito di un’indagine per corruzione sull’esecuzione di lavori di rifacimento delle strade affidati dal locale compartimento dell’Anas, nella sostituzione di barriere incidentate e nella manutenzione delle opere in verde. Si tratta del terzo capitolo nell’inchiesta ‘Buche d’Oro’ sui lavori di rifacimento delle strade della Sicilia orientale, per milioni di euro. I militari del nucleo di Polizia economico finanzia di Catania hanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip che ha disposto il carcere per sei persone e i domiciliari per altre tre. Il 20 settembre scorso, i finanzieri avevano sorpreso un imprenditore mentre consegnava una mazzetta da diecimila euro a due funzionari, all’interno degli uffici dell’Anas, i soldi erano anche per il loro dirigente. Dopo essere finiti in manette, hanno subito confessato. A casa di un funzionario c’erano 40.000 euro in contanti.
I nuovi fatti corruttivi riguardano persone già raggiunti da precedenti misure cautelari, per l’Anas Riccardo Carmelo Contino, Giuseppe Panzica e Giuseppe Romano già ai domiciliari, destinatari oggi di analoga misura; per le imprese corruttrici, vi è Pietro Matteo Iacuzzo, rappresentante legale della “Isap srl” di Termini Imerese, già ai domiciliari e, da oggi, ristretto in carcere, e si registra il coinvolgimento di ulteriori responsabili di corruzioni perpetrate nell’ultimo biennio: Giorgio Gugliotta, 45 anni, dipendente Anas, capo nucleo del Centro di manutenzione diretto dal geometra Contino; Amedeo Perna, 50 anni, dipendente della Ifir tecnologie stradali srl, con sede a Milano; Santo Orazio Torrisi, 62 anni, rappresentante legale della Sicilverde srl, con sede ad Aci S. Antonio (CT); Giuseppe Ciriacono, 51 anni, padre del rappresentante legale della Ital costruzioni group srl, con sede a Caltagirone (CT); Vincenzo Baiamonte, 63 anni, già dipendente della Safe roads srl, con sede a Misilmeri (PA). Baiamonte risulta, dal 2019, dipendente della Truscelli Salvatore srl, con sede a Caltanissetta. Truscelli, lo scorso 18 ottobre, era stato sottoposto ai domiciliari perché sorpreso dai finanzieri a consegnare, tra l’altro, negli uffici dell’Anas, una tangente di diecimila euro in contanti.