Condannati i quattro imputati coinvolti dell’operazione dei carabinieri che, la notte del 15 marzo scorso dell’anno scorso, hanno sgominato un presunto giro di spaccio di cocaina, e hashish, nel centro di Favara. Al termine del processo celebrato con rito abbreviato, il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Agrigento, Francesco Provenzano, ha inflitto 6 anni di reclusione a Calogero Salvaggio, 53 anni; 7 anni a Salvatore Papia, 50 anni; 8 anni al fratello Giuseppe Papia, 63 anni, e 8 anni a Rosario Saieva di 60 anni.
Il pubblico ministero Paola Vetro aveva chiesto condanne più alte per tutti: 12 anni per i fratelli Papia, 11 anni, 1 mese e 10 giorni per Saieva e 9 anni e 4 mesi per Salvaggio. I legali difensori, gli avvocati Giuseppe Barba, Salvatore Virgone, Vincenza Gaziano e Daniela Cipolla, avevano chiesto l’assoluzione dei loro assistiti.
Secondo l’accusa, i quattro si occupavano di smerciare droga a Favara, mentre una coppia di Agrigento, di rifornire di cocaina, il quartiere del Villaggio Mosè. Le indagini condotte dai carabinieri della Tenenza di Favara, e della Compagnia di Agrigento, portate avanti dall’ottobre 2019, al luglio del 2020, hanno permesso di documentare oltre cento episodi di spaccio di stupefacenti, anche nel periodo del lockdown, per l’emergenza Covid. Uno degli attuali indagati spacciava anche all’interno della propria abitazione, dove si trovava agli arresti domiciliari.
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