Al via davanti al Gip del Tribunale di Agrigento Alessandra Vella, gli interrogatori degli indagati, raggiunti da una misura cautelare, nell’ambito dell’inchiesta antidroga denominata “Casuzza”, condotta sul campo eseguito dagli agenti della sezione Narcotico della squadra Mobile, e coordinata dai pubblici ministeri della Procura della Repubblica, Sara Varazi e Gloria Andreoli, che ha fatto luce su un giro di spaccio di droga tra Agrigento, Favara e Canicattì.
Eseguite 15 misure cautelari: nove gli arresti, quattro gli obblighi di dimora, un divieto di dimora nel comune di Agrigento, e un obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria per la firma.
Agli arresti domiciliari sono finiti la favarese Cristina Schembri, 23 anni, Floriana Pia Pullara, di 21 anni di Favara, Calogero Sorce 28 anni di Favara, Michele Bongiorno 30 anni di Favara, Gabriele Gramaglia 24 anni di Agrigento, Calogero Mulè 29 anni di Canicattì, Carmelo Papia 34 anni di Favara, Antonio Sciortino 44 anni di Favara, e Angelo Stagno 31 anni di Favara.
L’obbligo di dimora è stato applicato a Bryan Pullara 21 anni di Favara, Antonio Baldacchino 20 anni di Favara, Simona Schembri 23 anni di Favara, e Giovanni Lombardo 26 anni di Agrigento.
Divieto di dimora nel Comune di Agrigento, invece, per Bah Ousmane 20 anni, della Guinea, domiciliato in una struttura di accoglienza del Villaggio Mosè, richiedente asilo politico.
E obbligo di presentazione alla Pg, per la firma per Lorenzo Maria 31 anni di Agrigento. Tutti quanti, a vario titolo, devono rispondere di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio.
Si è svolto l’interrogatorio degli indagati che attualmente si trovano sottoposti agli arresti domiciliari. Domani, invece, si proseguirà con il resto delle persone coinvolte raggiunge da una misura cautelare.
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