Fratelli d’Italia: Omogenitorialità? La famiglia è solo quella che ha una mamma ed un papà.
Polemica sul figlio di coppia omogenitoriale iscritto all’anagrafe di Agrigento.
La trascrizione all’anagrafe comunale in data 29 settembre 2018 da parte del Sindaco di Agrigento, Calogero Firetto, dell’atto di nascita un bambino figlio di una coppia omosessuale fa infuriare i rappresentanti di Fratelli d’Italia della provincia di Agrigento: rappresenta – affermano – una grave forzatura rispetto alle prescrizioni del nostro ordinamento giuridico, che ad oggi nulla prevede rispetto alle registrazioni anagrafiche dei figli delle coppie omogenitoriali, forzatura ancora di più inaccettabile se il bimbo fosse frutto di pratiche mediche vietate in Italia e, per questo, poste in essere dalla coppia all’estero.
Ma più dell’aspetto giuridico, preme sottolineare la gravità di questa vicenda dal punto di vista etico-morale ed il grave attacco che subiscono l’istituto della famiglia ed il diritto-bisogno del bambino a crescere con una mamma ed un papà.
A scagliarsi contro il sindaco di Agrigento Calogero Firetto sono i rappresentanti di Fratelli D’Italia della provincia di Agrigento con in testa l’esponente Calogero Pisano.
I dirigenti del partito, entrano nel merito della questione riguardante la registrazione all’anagrafe del figlio di coppia omogenitoriale residente ad Agrigento.
Il sindaco della città dei templi Lillo Firetto, ha firmato l’atto di riconoscimento del bambino partorito da una delle due giovani donne all’ospedale «San Giovanni di Dio». Il neonato è stato concepito grazie alla tecnica della procreazione medicalmente assistita. Secondo quanto è stato reso noto dallo stesso sindaco della città dei Templi, Firetto ha apposto personalmente la sua firma.
Adesso, gli esponenti di Fratelli di Italia si oppongono:
Esistono, scrivono in una nota, varie forme di unione e di amore, anche tra persone dello stesso sesso, ma la famiglia è una ed una soltanto, quella composta da un papà, da una mamma e dai figli, non esistono figli di due mamme o figli di due papà. La dirigenza di Fratelli d’Italia della provincia di Agrigento rappresenta, dunque, la ferma contrarietà a tutte quelle procedure mediche e/o giuridiche che vanno nella direzione di un dissolvimento della famiglia e di quei valori tradizionali che sono e devono continuare ad essere i pilastri della nostra società.
Nei giorni scorsi contro la decisione del Sindaco di registra figlio di coppia omogenitoriale, erano intervenuto pure il comitato “Difendiamo i nostri figli della Sicilia” : “tradimento di legge e di verità”.
Per il Sindaco di Agrigento, “Al di là delle sensibilità di ciascuno – ha spiegato Firetto – è un dato di fatto che un bambino che nasce acquisisce i propri diritti. È un bambino atteso con amore e accolto con amore. Ora è accolto da tutta la città e Agrigento si adegua all’orientamento già seguito da alcuni anni da altre città italiane, in cui i diritti della persona sono difesi con fermezza e, quando necessario, anche con atti di coraggio”.
Per Giuseppe Di Rosa, di Mani Libere, anch’esso intervenuto con una nota stampa, il Sindaco tutto fa tranne che amministrare, “tutto questo, sono parole di Di Rosa, nella totale indifferenza della deputazione che lo ha portato a sedersi sullo scranno più alto della “più bella città dei mortali”. “Possibile che il consiglio comunale con a capo un “Presidente” al quale bisognerebbe ricordare di tanto in tanto di non essere il sesto assessore della Giunta, sia latitante ed inconcludente fino ad essere divenuto quasi fantasmagorico ? Si chiede Di Rosa.
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