Voltare pagina e andare avanti.
Il day-after della sconfitta contro la Pallacanestro Trapani porta con sé tale imperativo, anche perché c’è un altro derby dietro l’angolo.
Per la seconda volta in questo 2020 è Christian James in versione “bellezza e castigo” a far parlare di sé: l’ex Oklahoma State, dopo essersi abbattuto come un uragano contro Treviglio mettendo a referto 35 punti, a Trapani fa registrare la seconda peggior performance stagionale (a Scafati era rimasto all’asciutto) piantandosi a quota 3 punti (1/5 da due e 0/3 dall’arco) in 21 minuti di gioco.
È probabile che il giocatore sia a suo agio solamente se trova il suo ritmo interiore, circostanza che – in caso contrario – lo manda in blackout.
Ad ogni modo, i biancazzurri questa domenica hanno l’opportunità di rifarsi nel quarto e ultimo derby di regular season contro l’Orlandina Basket, match valevole per la 6^ giornata del girone di ritorno.
Capo D’Orlando punta a riagganciare la zona playoff.
Sul versante opposto, la compagine di coach Marco Sodini è reduce dalla vittoria sulla GeVi Napoli.
La situazione di classifica dell’Orlandina non è ancora delle migliori – dodicesima a quota 12 punti e distante sei lunghezze dal primo posto utile per i playoff – ma ha vinto tre delle ultime cinque partite disputate.
Il “mago” Sodini con il suo proverbiale ottimismo proverà a far sua la posta anche perché il derby è sempre una partita a sé, ma i suoi avranno vita dura a contenere il terzo attacco del girone.
Sul piano individuale, il roster non può più contare sulle prestazioni di Brice Johnson (17.4 punti di media e 11.2 rimbalzi) che ha salutato la compagnia per andare a giocare in Francia; al suo posto è arrivato Jon Elmore, guardia classe ’96 in uscita dalla Pallacanestro Trieste.
Complessivamente l’Orlandina ha il peggiore attacco (66.7 punti di media) e la settima difesa (74.2 punti subìti).
The Hurricane: Tarence Kinsey
Nativo della Florida, classe ’84, Tarence Kinsey è stato il colpo di mercato estivo messo a segno dal club siciliano.
Formatosi all’Università della South Carolina con cui ha vinto due National Invitation Tournament, Kinsey – pur non essendo stato scelto al Draft – ha calcato i parquet della NBA giocando per i Memphis Grizzlies e i Cleveland Cavaliers di Lebron James totalizzando 109 presenze con 4.7 punti di media.
In Europa ha giocato e vinto titoli con squadre blasonate del calibro del Fenerbahce, dell’Hapoel Gerusalemme e del Partizan Belgrado totalizzando 94 presenze con 10.9 punti di media in Eurolega.
“The Hurricane” è il cervello dell’Orlandina, quello che da l’impressione di poter fare sempre qualcosa di speciale; mette a referto 14.4 punti a partita con 4.8 rimbalzi, 2.5 assist e 2.6 palle recuperate.
Probabile starting five: Kinsey, Laganà, Bellan, Donda, Mobio.