
È Devis Cagnardi, dunque, il nuovo coach della Fortitudo Agrigento. Al tecnico bresciano, 43 anni, spetterà l’arduo compito di far dimenticare in fretta Franco Ciani e, al tempo stesso, ridare slancio e vigore al club biancazzurro e ai suoi tifosi.
Ma l’arrivo di Cagnardi, segna una nuova stagione per la società del presidente Moncada e un nuovo inizio per il tecnico bresciano che, fino ad oggi, non si è mai mosso da Reggio Emilia.
Tutta la sua carriera di allenatore, infatti, si è sviluppata all’interno dello staff della Pallacanestro Reggiana: l’esordio risale al 2006 in veste di istruttore della Scuola Basket Reggio Emilia; successivamente passa al Settore Giovanile sotto la guida di Andrea Menozzi, quindi viene aggregato allo staff tecnico della prima squadra in qualità di assistente allenatore nella stagione 2010/2011 e poi nella stagione 2015/2016 come vice allenatore di Max Menetti.
L’uscita di scena di Menetti, alla fine del 2018, gli offre l’opportunità della vita spalancandogli le porte della gloriosa Reggiana in veste di head coach.
L’esperienza nella massima serie, tuttavia, si rivela più difficile del previsto e si conclude con l’esonero maturato lo scorso febbraio con la squadra al penultimo posto in classifica dopo 18 giornate (5 vinte e 13 perse).
Fortitudo 2019/2020 ecco il nuovo coach. Devis Cagnardi e la pesante eredità
La scelta operata dalla società biancazzurra è arrivata dopo aver valutato altri candidati (tra questi Marco Cardani e Stefano Rajola); tuttavia, appare per certi versi rischiosa e porta con sé un carico di certezze controbilanciate da dubbi.
Sul fronte delle certezze, c’è sicuramente l’ottima conoscenza del settore giovanile da parte di Cagnardi, circostanza che può agevolare e indirizzare possibili scelte di mercato orientandole su profili emergenti e futuribili, senza contare la possibilità di creare sinergie con altre realtà cestistiche (Reggio Emilia, da questo punto di vista, è tra le migliori in Italia).
In tale contesto, ricordiamo che tra i giocatori da lui formati ci sono Ojārs Siliņš (quest’anno alla Scandone Avellino) e Artūrs Strautiņš (quest’anno alla Pallacanestro Trieste).
Sul fronte dei dubbi, non sarebbe stato poi così irragionevole pensare di puntare su un profilo più esperto e conosciuto, in grado di garantire continuità al lavoro svolto da Ciani in questi otto anni. Ciò appare evidente anche alla luce della crescente competitività della serie A2 che, anche per il prossimo anno, avrà importanti novità.
In particolare, l’inserimento della fase ad orologio di sei partite – tre in casa contro la squadra che segue in classifica e tre fuori casa contro che la precede – che incrocerà i gironi Est ed Ovest al termine della regular season.
Non resta che attendere il suo arrivo e la presentazione ufficiale; poi saranno i risultati sul campo a parlare.
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