AGRIGENTO. “La situazione di Trapani non è neanche lontana parente di quella di Agrigento perché là davvero si sono affidati totalmente al caso, altro che sperimentazione, gradualità, piano di comunicazione, distribuzione di mastelli. Lì, da un giorno all’altro, hanno cambiato le carte in tavola e non poteva che finire così, a dimostrazione che la Raccolta differenziata non è solo un diverso sistema di conferimento dei rifiuti ma un cambiamento di mentalità ed un avanzamento sul piano etico e culturale”.
Il sindaco di Agrigento, Lillo Firetto interviene per commentare la notizia che a Trapani sono tornati i cassonetti per la racconta della differenziata nelle strade ed esalta il modello “Agrigento”.
A Trapani., il neo sindaco, Giacomo Tranchida, ha infatti revocato l’ordinanza del commissario straordinario, Francesco Messineo, adottata a fine marzo e che aveva portato alla rimozione del 90% dei cassonetti e previsto l’obbligo per gli utenti di conferire la differenziata nei centri di raccolta. «L’operazione non ha funzionato – ha detto Tranchida, nel corso di una conferenza stampa, e i cumuli di rifiuti hanno invaso il territorio, che abbiamo provveduto a ripulire già nelle ore successive all’insediamento dell’amministrazione comunale». In città la differenziata si attesta attorno al 16%. Dopo l’ordinanza del commissario c’è stato un incremento trascurabile dell’1,6%. «Con il riposizionamento dei cassonetti – dice l’assessore all’Ecologia Ninni Romano – contiamo di aumentare la differenziata e di contribuire a mantenere pulita la città». Dopo la rimozione, infatti, in molti hanno continuato a depositare per terra i sacchetti (indifferenziati) dei rifiuti. La raccolta differenziata a Trapani, tuttavia, potrà entrare a regime soltanto nei prossimi mesi quando la società «Energetika Ambiente», che si è aggiudicata l’appalto per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti per i prossimi 7 anni, comincerà, esitato l’iter burocratico, ad operare nel territorio.