La Giunta regionale, riunita eccezionalmente ad Agrigento, con apposita delibera ha assegnato 25 milioni di euro per mettere in sicurezza la collina la cui instabilità ha reso inagibile la Cattedrale per oltre otto anni, fino allo scorso mese di febbraio, trovando le risorse necessarie all’intervento attraverso la rimodulazione dei fondi del Patto per il Sud.
Un intervento troppo importante per la rivitalizzazione del centro storico agrigentino e non solo per la piena agibilità della Cattedrale.
Una notizia che rende speranzosi per la soluzione di una vicenda che si trascina da lungo tempo con un alternarsi di momenti di euforia e anche di delusione. Infatti, non è la prima volta che il Governo regionale fa quasi toccare con mano le risorse stanziate ad hoc, ma questa volta a sentire il Presidente Musumeci dovrebbe essere quella giusta.
”Dopo anni di parole vuote e inutili attese, finalmente verrà messa al sicuro la Cattedrale di Agrigento e il colle sottostante”. Così si è espresso il Governatore della Sicilia a conclusione dei lavori dell’esecutivo che ha approvato la delibera in questione aggiungendo che l’intervento non è più procrastinabile se non si vuole rischiare di disperdere il grande lavoro fatto sulle strutture del Duomo.
Il Presidente ha anche spiegato come si opererà per assicurare stabilità all’intero versante sul quale sorge la Cattedrale agrigentina prevedendo, inoltre, la sistemazione idraulica dell’area d’intervento con la creazione di percorsi pedonali che la renderanno fruibile.
Adesso siamo alla fase due, aggiunge ancora il Presidente delle Regione, per garantire ai cittadini di Agrigento la certezza di non dovere mai più rinunciare al principale tempio sacro per tanto tempo..
Ci sono già le prime date di questo nuovo percorso iniziando dal prossimo 23 luglio quando la struttura commissariale, che è già in possesso del progetto esecutivo, a Palazzo d’Orleans, promuoverà una conferenza di servizi per acquisire i pareri e le autorizzazioni necessarie.
Un passaggio di natura tecnica, secondo Nello Musumeci, che richiede tempi brevi e che consentirà, subito dopo l’estate, di pubblicare il bando di gara, in modo da iniziare i lavori all’inizio del prossimo anno.