Esplode la rabbia degli agenti di viaggio, vittime della crisi ma soprattutto di un abusivismo senza freni contro il quale da anni ormai chiedono interventi seri e tempestivi senza ottenere riscontro.
Nel caos post Covid il fenomeno sembra pure essersi accentuato.
“La politica, anziché legiferare per mettere un argine a questa piaga dilagante, fa orecchie da mercante: non ci resta che rivolgerci alla Procura della Repubblica”.
In una dura lettera, indirizzata al Presidente Musumeci e all’Assessore al Turismo Messina, l’associazione, che rappresenta centinaia di agenti di viaggio e tour operator, ha espresso il forte malcontento che vive la categoria, definendo questo particolare momento come “un punto di non ritorno”.
La lettera di Fiavet