“F” come Fuoco, come Fausto e come FestiValle il boutique festival, ideato e diretto dall’agrigentino Fausto Savatteri, inserito all’interno del programma culturale proposto per Agrigento Capitale italiana della Cultura 2025, ispirato ai 4 elementi di Empedocle: Aria, Acqua, Terra e Fuoco.
Al tema del Fuoco sono, infatti, dedicati 14 progetti culturali, di cui 6 presentati dalla comunità locale e 8 nazionali e internazionali. Tra questi, appunto, FestiValle, il festival internazionale di musica e arti digitali.
Una manifestazione di rilevanza internazionale, giunta quest’anno alla sua Settima edizione. Un evento che negli anni ha integrato servizi legati alle arti e allo spettacolo in un’ottica di rete tra operatori culturali facenti parte della rete esperienziale dei festival siciliani.
Quattro giorni di concerti e spettacoli, in programma ad Agrigento dal 3 al 6 agosto, per vivere la magia delle musica live tra la bellezza ancestrale delle rovine classiche, profumi di macchia mediterranea e tramonti rosso fuoco.
Per Fausto Savatteri, direttore Artistico, Computer Engineer e Musicista:
“L’obiettivo è quello di promuovere attraverso la musica e la cultura le bellezze artistiche e naturali del territorio agrigentino, con la volontà di offrire un vero e proprio format esperienziale che negli anni si è arricchito di percorsi e spunti turistici che offrono l’occasione di vivere il patrimonio artistico, storico e naturale della Valle dei Templi, in modo inedito”.
Fausto Savatteri anticipa: “L’edizione 2023 mantiene il format esperenziale ed immersivo all’interno della Valle. Ogni concerto vive nell’incanto di luoghi senza tempo. Ogni attimo vissuto viene esaltato dalla combinazione multisensoriale di musica di qualità, paesaggi mozzafiato e profumi ancestrali. E per ogni momento FestiValle ha scelto con cura il luogo perfetto, affinché chi viene a Festivalle viva un’esperienza indimenticabile. I live al tramonto nel rigoglioso Giardino della Kolymbethra con vista sul Tempio dei Dioscuri, la prima serata sul main stage ai piedi del maestoso Tempio di Giunone. Infine gli afterparty notturni, il venerdì e sabato, con la presenza di artisti internazionali in esclusiva”.
Ritorna Al passo coi Templi?
“Anche quest’anno la Via Sacra della Valle sarà protagonista di un viaggio onirico tra mito, musica e teatro con oltre quaranta performer, prodotto da Savatteri produzioni e ideato e diretto da Marco Savatteri regista, e musicista. Gli Dei del mondo classico greco compaiono come statue bianche tra le colonne dei templi e prendono vita tra danze canti e scene teatrali. Una sperimentazione e produzione di successo tutta siciliana per raccontare il meraviglioso Sito Unesco della Valle dei Templi”.
Mentre gli stage?
“Gli stage di FestiValle sono ricavati all’interno dei giardini della Valle, luogo di immensa bellezza e suggestione con più di 2600 anni di storia, nel rispetto più assoluto del paesaggio e in perfetta armonia con il patrimonio storico: a fare da fondale d’eccezione agli spettacoli si alternano alberi di ulivo secolari e la gialla arenaria dei templi dorici”.
È stata appena annunciata la prima wave di artisti che animeranno l’evento, puoi darci qualche anticipazione?
“Sono riuscito a mantenere il filo conduttore che unisce la musica jazz e le sue contaminazioni, esplorando la storia della musica, delle sue leggende viventi e degli astri nascenti della musica internazionale. Ci sono artisti conclamati a livello internazionale come ad esempio Mulatu Astatke, una leggenda del jazz etiope il primo musicista ad aver ricevuto una laurea ad honorem dal Berklee College of Music, primo studente africano della prestigiosa istituzione di Boston. Un capitolo di storia della musica mondiale sul palco di Festivalle 2O23, prima volta assoluta in Sicilia e ᴜɴɪᴄᴀ ᴅᴀᴛᴀ ɪᴛᴀʟɪᴀɴᴀ. Poi Geff Mills un’icona della musica di contaminazione elettronica, Pino D’Angiò, unico italiano ad avere un successo planetario per la musica funky italiana, ed altri nomi che si vanno ad aggiungere come i Brekky Boy, un trio australiano che viene appositamente da Sidney, Lady Blackbird cantante con un grande timbro vocale. Poi Fred Wesley, storico sideman di James Brown, trombonista e compositore per i più grandi successi del padrino del soul. Il tour celebra i 50 anni dell’ensemble di Brown con la nuova formazione The New JBs, guidata dall’inossidabile Wesley: una festa da non perdere. Altra esclusiva italiana, la band di Sam Genders e Mike Lindsay che si esibirà in un best of, ai piedi del Tempio dei Dioscuri al tramonto”.
Il segreto del format?
“Non parlerei di segreto; parlerei di un percorso e di una piccola sfida vinta; ovvero quella di aver superato un biennio difficilissimo legato alle restrizioni della pandemia. Ci troviamo alla Settima edizione ed abbiamo ancora tante idee da mettere in pratica. È bello vedere che anche i più scettici si sono appassionati al festival. Ma si potrebbe fare ancora di più. Il successo vero è quello di far vivere ai turisti la Valle in una veste insolita. Un Parco archeologico che accoglie con musica ed attività collaterali che guidano il turista in un’esperienza di 4 giorni e non di mezza giornata. È altrettanto bello far vivere Agrigento agli agrigentini come se fossero loro stessi dei turisti. Tutti questi eventi, raccolti i 4 giorni ed uniti al pubblico prevalentemente straniero, fa sì che lo stesso luogo si trasformi in un luogo insolito creando un effetto moltiplicatore fatto di conoscenze, di scambio di culture e tradizioni, non solo tra gli artisti sul palco ma soprattutto tra i fruitori del festival”.
FestiValle è inserito all’interno del dossier Capitale italiana della Cultura. Ti senti compartecipe di questa vittoria?
“Siamo stati tutti dei promotori del progetto e siamo felicissimi perchè questo grande traguardo può solo giovare al territorio. Ci sarà tanto da fare, come migliorare l’accoglienza ed i servizi, per gestire il flusso dei visitatori che arriveranno. Sono però molto cauto, perchè penso ai due anni che verranno e che ci porteranno al 2025. Sono certo che attraverso la collaborazione tra pubblico e privato, per i tanti progetti meritevoli culturali ed artistici, arriveremo preparati all’appuntamento”.
Quale futuro per FestiValle?
“La nostra progettualità è sempre la stessa. Consolidare un pubblico vasto internazionale e continuare a crescere e sviluppare nuove attività all’interno della manifestazione, consapevole che la manifestazione non è solo mia o dell’Associazione che ho l’onore di presiedere, ma dell’intera comunità”.
Sogni nel cassetto?
“Portare ad Agrigento Paolo Conte…ma mi devo sbrigare”.
Luigi Mula
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