La Questura di Agrigento nel giorno della festa per il 172esimo anniversario della fondazione della Polizia di Stato ha fornito i dati delle attività dall’1 aprile del 2023 al 31 marzo del 2024. Calano, ma di uno soltanto, gli omicidi: da 6 sono passati a 5 (-16,67%). Aumentano invece, passando da 5 a 14 (fra il primo aprile 2023 e lo scorso 31 marzo), i tentati omicidi che si attestano a un +180%. Così come le violenze sessuali, passate da 23 a 28 (+21,74%), le estorsioni denunciate sono salite a 92, erano 69 (+33,33%), le lesioni dolose da 493 a 512 (+3,85%) e le truffe informatiche da 1.312 a 1.494 (+13,87%). In aumento i danneggiamenti passati da 1.138 a 1.248 (+9,67%).
In diminuzione i furti: da 2.456 a 2.056 (-16,29%), le rapine: da 81 a 57 (-29,63%) e i danneggiamenti a seguito di incendio da 147 a 135 (-8,16%). L’ultimo anno, raffrontato con quello precedente, ha fatto segnare alla Questura di Agrigento un -1,57% sul totale dei delitti: si è scesi a 5.641 da 5.731.
Gli arresti in flagranza di reato, fra il primo aprile del 2023 al 31 marzo scorso, sono stati 423, mentre quelli in esecuzione di misure cautelari sono stati 73. Nove, invece, i fermi di iniziativa e 13 quelli disposti dall’Autorità giudiziaria. Le persone denunciate sono state 981. Ben 4.173 gli interventi di soccorso pubblico e 2.703 le contestazioni per violazioni al Codice della strada. Ben 41 le armi sequestrate o acquisite e poco più di 37 chili le sostanze stupefacenti sequestrate.
La Divisione di Polizia Anticrimine ha notificato 94 avvisi orali; ben 20 le Sorveglianze speciali; 52 i fogli di via obbligatorio; 55 i Daspo, 14 i Dacur e 29 gli ammonimenti. Le pratiche trattate, dall’ufficio Antimafia, inerenti a certificazioni antimafia sono state 607.
Nel periodo preso in esame ci sono stati 2.081 sbarchi con un totale di 90.646 migranti. I permessi di soggiorno rilasciati sono stati 5.380 in totale: 225 per motivi di lavoro autonomo, 1.386 per lavoro subordinato, 1.060 per minore età, 1.984 per motivi familiari. Fra respingimenti ed espulsioni e decreti di trattenimento nei Cie si è arrivati a 1.095 provvedimenti emessi.
Il report sugli uffici
Squadra Mobile. Il contrasto all’associazione mafiosa si è concentrato in indagini (ancora in atto) che hanno riguardato le consorterie criminali dislocate in provincia e dedite a traffici illeciti. Tale sforzo è stato portato avanti in modo silente e, verosimilmente, nel breve periodo produrrà i suoi effetti. In merito alla criminalità organizzata straniera, le recenti attività di indagine della Squadra Mobile, coordinate dalla Dda, hanno consentito di evidenziare l’operatività di forme di associazionismo transnazionale di tipo mafioso operanti, oltre ad individuare soggetti che in territori stranieri fanno parte di strutture criminali dedite al traffico di migranti. L’enorme afflusso di migranti è stato oggetto di massima attenzione da parte dell’ufficio investigativo.
Sono stati fatti 7 fermi di nigeriani, gambiani, sudanesi e bengalesi responsabili dei reati favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, associazione per delinquere finalizzata alla commissione dei delitti di tortura e sequestro di persona a scopo di estorsione. Ma non possono essere dimenticati i 9 fermi di migranti che rubavano i motori dei barchini, ma anche soldi e telefoni cellulari ai migranti che vi erano a bordo, facendo configurare – per la prima volta – il reato di “pirateria marittima”. Sono stati fatti 404 arresti per reingresso illegale, ma anche per ordine di carcerazione, ordinanze di custodia cautelare e mandati di arresto europeo. Ben 14 gli arresti di scafisti, tutti finiti in carcere.
Reati commessi contro le fasce deboli. Va ricordata l’indagine fatta in occasione del tentato omicidio di un uomo avvenuto tra le vie del centro storico, il 20 dicembre del 2023. In brevissimo tempo si è arrivati all’individuazione e all’arresto del responsabile che è stato trovato in possesso di un revolver risultato di provenienza furtiva. Articolata e complessa l’indagine fatta a carico della donna ritenuta responsabile di deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso e di calunnia aggravata commessi, il 5 dicembre scorso, aggredendo il coniuge con sostanza corrosiva.
Va ricordato anche l’omicidio alla concessionaria del Villaggio Mosè e l’arresto dei tre coinvolti. Sui reati contro il patrimonio, lo scorso 19 giugno, gli agenti della squadra Mobile hanno arrestato un uomo ritenuto responsabile di usura. Nello specifico, le indagini appuravano che quest’ultimo era solito praticare un tasso usuraio oltre il 100% mensile. Contrasto allo spaccio. Ben 19 gli arrestati, sequestrati oltre 32,7 chili di cocaina e un chilo di altre tipo di sostanze stupefacenti. Lo scorso 22 maggio è stato arrestato il corriere trovato mentre trasportava in macchina oltre 30 chili di cocaina.
Il 18 agosto, fra Agrigento e Canicattì sono state arrestate 3 persone, sequestrando oltre 500 grammi di cocaina, hashish e marjuana, nonché 4.000 euro. Il 23 ottobre è stato ritrovato e arrestato un latitante gelese, assieme ad un tunisino che ne ha favorito l latitanza, ospitandolo all’interno della propria abitazione.
Divisione Anticrimine. Lo scorso primo marzo 2024, decreto di confisca di beni già sottoposti a sequestro su proposta del questore, nei confronti di esponente di vertice dell’“ottavo mandamento” dell’organizzazione criminale Cosa Nostra. Il provvedimento ha riguardato autovetture, rapporti finanziari e una lussuosa villa del valore stimato di 500.000 euro, edificata senza alcuna licenza edilizia. In particolare sono stati ben 10.539 i minori collocati in comunità di accoglienza.