I militari della Guardia costiera hanno salvato una tartaruga marina del tipo “Caretta caretta”, in difficoltà natatorie all’imboccatura del porto di Licata. L’avvistamento è avvenuto da parte dell’equipaggio di una motovedetta, in rientro da un’attività di servizio, che prontamente ha portato l’esemplare a terra, in attesa dell’arrivo del personale del Centro di recupero e di primo soccorso di tartarughe marine dell’Istituto zooprofilattico sperimentale di Palermo.
All’atto del recupero la tartaruga, dal carapace di circa 30 cm., era sanguinante dalla bocca, provocato, probabilmente, dall’amo di un palangaro. Il recupero è stato provvidenziale perché a causa delle difficoltà natatorie e del traffico di natanti, che caratterizza l’imboccatura del porto di Licata, la tartaruga sarebbe, verosimilmente, morta da lì a poco.
L’attività rientra nell’ambito dei compiti istituzionali del Corpo delle Capitanerie di porto e della Guardia costiera di Licata, quotidianamente impegnata nella protezione dell’ambiente e della fauna marini, con specifico riguardo alla tartaruga “Caretta caretta”, sempre più vulnerabile in quanto minacciata dalla cattura accidentale, dalla distruzione dei siti riproduttivi, dall’inquinamento da plastica, dall’erosione costiera assieme alla pesca illegale, e all’insidiosa presenza delle “ghost nets” in acqua.
All’esito delle cure mediche del caso, l’esemplare di “Caretta caretta” verrà liberato in mare, ritornando nel suo ambiente naturale.