Il Pd provinciale di Agrigento ha scritto una lettera al Presidente dell’A.T.I, Francesca Valenti per chiedere di procedere “con la massima speditezza e senza più freni – dicono il segretario provinciale, Simone Di Paola e il presidente del partito, Giovanna Iacono- all’immediata costituzione della Società consortile speciale per l’acqua pubblica, onorando finalmente anni e anni di battaglie e di mobilitazioni, salvaguardando contestualmente le aspettative di quei comuni che – in ossequio alla norma – possono rientrare nei dettami del cosiddetto Art. 147. La notizia del dichiarato fallimento della Girgenti Acque rischia di gettare nello sgomento e nell’inquietudine un’intera comunità di uomini e donne, ai quali la politica ha – oggi più che mai – il dovere di offrire risposte e certezze. La lotta per l’acqua pubblica ha scritto pagine epocali di progresso sociale e di cittadinanza attiva. Purtroppo va rimarcato il fatto che, quando si è giunti a fare i conti con le proprie responsabilità ed essere conseguenti con le battaglie combattute in difesa dell’acqua pubblica, dandovi concretezza con atti amministrativi conseguenti, una parte della politica provinciale ha incredibilmente deciso di tirare il freno a mano, introducendo, nell’ambito di numerosi consigli comunali della Provincia di Agrigento, tutta una serie di resistenze e riserve, nell’iter di adozione della Società consortile speciale per l’acqua pubblica, che, ancorché legittime sul piano amministrativo, tuttavia – alla luce di quanto appreso – appaiono ai nostri occhi, ancor più beffarde, sul piano della linearità della scelta politica. Auspichiamo- conclude il Partito democratico- che, nei tempi più solleciti possibili, si chieda al Prefetto di Agrigento, di mettere in sicurezza il diritto inalienabile di ogni cittadino agrigentino a continuare ad avere l’acqua nelle proprie abitazioni, senza interruzioni o pregiudizi.”