AGRIGENTO – Dopo anni di abbandono e incertezze, qualcosa finalmente si muove per l’ex carcere di San Vito, chiuso dal 1996 e da allora lasciato in stato di degrado. Durante la presentazione di Agrigento Capitale della Cultura 2025, l’amministrazione comunale ha annunciato l’avvio dei lavori da parte del Demanio, proprietario dell’immobile, per renderlo almeno in parte fruibile.
Un progetto per restituire il complesso alla città
Attualmente sono in corso interventi preliminari per garantire un utilizzo parziale della struttura. Contestualmente, si sta lavorando a una soluzione per il futuro dell’ex carcere: il Demanio, insieme all’amministrazione comunale, alla Fondazione Agrigento 2025 e all’Università degli Studi di Palermo, ha avviato un bando per l’affidamento della struttura, con finalità culturali e turistiche.
Il bando prevede una concessione della durata minima di 12 mesi, estendibile fino a 36 mesi, per una superficie di oltre 7.000 metri quadrati. La scadenza per la presentazione delle domande è fissata al 21 febbraio.
Il commento del Demanio
A spiegare la situazione è stato Silvano Arcamone, direttore dell’Ufficio regionale del Demanio:
“Siamo fiduciosi e auguriamoci di poter riconsegnare presto alla fruizione pubblica almeno una parte di questa imponente struttura”.
Negli anni si sono susseguiti diversi tentativi di affidamento a enti privati, senza però mai concretizzarsi. L’attuale bando rappresenta dunque una nuova opportunità per dare un futuro certo a uno dei beni storici più importanti della città.
Un luogo ricco di storia
L’ex carcere San Vito ha una storia lunga e complessa. Originariamente, il sito ospitava un convento francescano, voluto dal beato Matteo Cimarra nel 1432. Situato sulle prime pendici della Rupe Atenea, l’edificio era circondato da una fitta vegetazione.
Nel 1863, il convento venne espropriato dal governo italiano e trasformato in carcere giudiziario, sostituendo la vecchia struttura detentiva della città. Dopo oltre un secolo di utilizzo, il carcere venne definitivamente chiuso nel 1996, lasciando l’edificio in stato di abbandono. Anni di incuria hanno aggravato le condizioni della struttura, rendendo sempre più urgente un intervento di recupero.
Con il nuovo bando, Agrigento potrebbe finalmente vedere un riutilizzo concreto dell’ex carcere, trasformandolo in un luogo di cultura e aggregazione, in linea con il prestigioso riconoscimento di Capitale Italiana della Cultura 2025.
Ex Carcere San Vito – foto Salvatore Indelicato










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