
Oggi parliamo dell’esposizione alla formaldeide, nota anche come aldeide formica. Si trova in natura come gas incolore e ha un odore molto pungente. E’ famoso anche per essere solubile in acqua.
La sua presenza in vari settori, da quello edilizio a quello alimentare, è stata più volte messa in discussione. Questo per un motivo più che importante, l’agenzia internazionale per la ricerca sul cancro ha parlato e ha sottolineato che si tratta di una presenza rischiosa per la salute dell’uomo.
Come ci spiega Sicurya, i campi di impiego della formaldeide sono davvero tanti. Si, ancora oggi viene usata, nonostante rientri pienamente nelle sostanze sospette come cancerogene. Dove viene utilizzata perciò la formaaldeide?
- Campo sanitario (es: per conservare materiale biologico)
- Industria del legno per la produzione di resine
- Materiali di costruzione
- Settore alimentare per la conservazione dei cibi (si riconosce per la sigla E240 o E239).
- Per trattare i semi
- Per disinfestare i suoli
- Per creare detersivi per i piatti e saponi vari
Inizialmente la forma aldeide veniva trattata come un agente chimico pericoloso. Quando il Regolamento CE n.605 del 5 giugno 2014 è stato adeguato e ha spostato la forma aldeide dalla classe 2, cioè da sospetto cancerogeno, alla classe 1B, cioè che può provocare il cancro. Ecco che la sua sigla identificativa è stata la H350. Successivamente lo ha connotato come agente mutageno e ha usato la sigla H341 perché è stato ritenuto capace di provocare alterazioni genetiche.
Formaldeide e tutela dei lavoratori
Secondo il testo unico sulla sicurezza del lavoro è fondamentale valutare se vi è o no il rischio da esposizione dei propri lavoratori alla formaldeide. Va sempre valutato per esempio se vi è un qualche rischio di ingestione, inalazione, oppure contatto con le mucose della pelle. Serve perciò tenere in considerazione se vi è o no il rischio durante le operazioni considerate di routine.
Ciò non significa che le possibili esposizioni che avvengono in caso di emergenza o incidente non siano importanti. E’ infatti necessario fare anche questo tipo di valutazione e capire quali sono le sostanze presenti sul posto di lavoro.
Si tratta perciò di un punto davvero importante all’interno dell’immenso mondo della sicurezza sul lavoro. La formaldeide non deve mai essere sottovalutata perché può essere presente in tantissime circostanze differenti.
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Limiti di esposizione, esistono?
Esistono perciò dei limiti i esposizione per quanto riguarda la formaldeide? Secondo il Decreto Legislativo 81/08 non ci sono valori limiti sia se lo vediamo come agente chimico pericoloso, come agente mutageno o come agente cancerogeno. Però si che vi sono alcuni valori di concentrazioni che vengono invece indicati da diversi enti.
In Italia vi è una Circolare del Ministero della Salute che parla degli usi della formaldeide e di quali sono i rischi connessi. Il limite massimo è di 0,1 ppm negli ambienti di soggiorno e di vita.