Era ricercato e gli investigatori erano giunti alla sua identificazione, grazie alle immagini registrate dalle telecamere. C’è un altro arresto per la rissa tra due gruppi due persone, uno di Licata e l’altro di Gela, sfociato in una sparatoria, avvenuta nella notte tra il 7 e 8 ottobre scorso, nell’area della stazione di servizio, lungo la strada statale 115. I carabinieri di Gela hanno arrestato un 28enne licatese, che avrebbe avuto un ruolo attivo nella zuffa. Si tratta di Salvatore Incorvaia, di 28 anni.
A suo carico il Gip di Gela, su richiesta della locale Procura della Repubblica, ha emesso una ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, per i reati di rissa e lesioni personali aggravate. Il giovane rintracciato a Licata è stato sottoposto ai domiciliari.
Dopo il parapiglia il trentaquattrenne gelese Paolo Quinto Di Giacomo (l’unico finito in carcere), ha fatto fuoco, ferendolo, contro il quarantaduenne licatese, Michele Cavaleri. Gli altri licatesi coinvolti, ma anche il gelese Eliseo Di Giacomo (fratello di Paolo Quinto Di Giacomo), sono tutti ai domiciliari.
Sono in totale undici gli indagati raggiunti dai provvedimenti degli investigatori e tutti accusati della rissa. Al trentaquattrenne che ha sparato viene invece contestato anche il tentato omicidio, e la disponibilità della pistola con matricola abrasa.
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