Il 2022 non si è aperto nel migliore dei modi, e tutti noi sappiamo i perché. Si fa riferimento soprattutto al conflitto tra la Russia e l’Ucraina, che ha avuto conseguenze disastrose non solo sul piano umano, ma anche sui rapporti con l’Europa e sul mercato energetico. Una questione politica che è diventata presto economica, con risvolti molto pesanti sulle bollette degli italiani. Di contro, avanza (seppur con lentezza) l’energia rinnovabile, con la Sicilia che si fa notare per via di alcuni ottimi risultati raggiunti. Vediamo dunque di fare il punto della situazione.
Rinnovabili, ecco le proposte
La missione è abbastanza chiara: fare a meno del gas per potersi alimentare da soli, dunque senza il bisogno di importare risorse e materie prime dall’estero. Le energie rinnovabili rappresentano dunque una delle migliori vie percorribili, una soluzione che diventerà vitale nei prossimi anni (anche per una questione ambientale). Quali sono le nuove proposte avanzate dalle associazioni ambientaliste? C’è il biometano, che sta riscuotendo un successo particolare e che sta destando molte attenzioni, e c’è chi ha proposto di eliminare il vincolo storico degli edifici dalla lista dei fattori che impediscono l’installazione degli impianti fotovoltaici.
Naturalmente giocherà un ruolo chiave anche il superbonus 110%, messo attualmente in pausa, ma che con tutta probabilità verrà ridiscusso verso la fine dell’anno. Gli stessi produttori e fornitori di energia sono in linea con le esigenze sostenibili. Alcuni operatori appartenenti al mercato libero, infatti, propongono tariffe luce e gas ricavate da fonti rinnovabili, come ENGIE ad esempio. Ritornando alle proposte in chiave green mosse dalle associazioni, ecco la richiesta di anticipare al 2023 il pensionamento delle caldaie a gas, e la promozione di nuovi incentivi per la mobilità sostenibile.
A che punto è la Sicilia?
La Sicilia, come anticipato poco sopra, fa parte del lotto di regioni tricolori che sta raccogliendo i dati più interessanti in merito alle energie rinnovabili. Non a caso, ad oggi viene considerata come l’isola dell’eolico, proprio per via del suo impegno nei confronti di questa fonte di energia, dopo 3 anni di duro lavoro.
Si fa riferimento alle nuove installazioni di generatori tripala realizzate in Sicilia negli ultimi mesi, con un totale che arriva addirittura a 14 unità. In realtà la Sicilia non è l’unica regione ad aver messo a segno dei passi in avanti importanti in Italia, dato che anche il Lazio e l’Emilia-Romagna si sono fatte notare in positivo, conquistando la promozione.
Di contro, ci sono alcune regioni ancora molto indietro, come la Puglia, che ha registrato un forte rallentamento negli ultimi anni dopo una partenza che sembrava promettere tutt’altro. Infine, nota di merito per il Trentino-Alto Adige: un’altra regione virtuosa nel settore delle rinnovabili.