È stato il teatro Pirandello di Agrigento ad ospitare, per la prima volta, sabato sera, 20 maggio, il premio Karkinos. Il premio viene attribuito da una Commissione appositamente individuata tra alte personalità di acclarata professionalità in diversi campi della Società civile. Karkinos significa Granchio. La ragione del nome scelto per il Premio viene spiegata dal direttore artistico, Carmelo Cantone: “Il granchio è dotato di due grandi chele che come in un abbraccio simboleggiano l’ospitalità degli agrigentini. Il vero agrigentino non si limita alla stretta di mano ma accoglie sempre con un caloroso abbraccio. Per arrivare lontano, bisogna lavorare in gruppo, – afferma ancora Cantone – e lo splendido team, unitamente alla commissione scientifica ancora una volta ha saputo offrire il meglio delle eccellenze locali che, spendendosi per il nostro territorio, hanno dato lustro a tutta la collettività”. Nove i premiati di questa settima edizione: Carmelo Lazzaro per il giornalismo, Giovanni Moscato, teatro e tradizioni, Mancuso gelati per l’imprenditoria, Lello Analfino, musica e spettacolo, Ignazio Gibilaro per la legalità, Totò Schillaci, sport e identità siciliana, la città di Agrigento, rappresentata dal sindaco, Franco Micciché, per il risultato raggiunto, ovvero, la nomina a Capitale della cultura, il parco archeologico, con Roberto Sciarratta, per la cultura e paesaggio e, poi, premio speciale al manager Giuseppe Vita. Il gran galà delle eccellenze , presentato anche quest’anno da Elettra Curto e con la regia di Bruno Carapezza, è stato ricco di emozioni con momenti di spettacolo e riflessioni su ciò che gli agrigentini , partendo dall’amore per la città, riescono ad offrire anche altrove. L’evento è organizzato dall’associazione “Antiche Tradizioni Popolari”, presieduta da Francesco Novara che afferma: “La certezza della bontà di quanto fatto fino ad oggi per tutta la città di Agrigento ci ha spinti a continuare nel nostro operato del Premio. Riteniamo possa essere un’importantissima opportunità per le generazioni dimostrando che si può “riuscire” ad eccellere nella vita anche partendo da Agrigento, dal cosiddetto “profondo sud”. Madrina della serata Nadia Lauricella, ventottenne influencer di Racalmuto, in campo contro l’abilismo (la discriminazione attuata nei confronti delle persone con disabilità), con all’attivo oltre 50 mila followers su Instagram e 763 mila su Tik Tok.
Ecco le motivazioni che hanno spinto la giuria di Karkinos a premiare le nove personalità:
A Giovanni Moscato per la sua sua innata bravura nel divulgare tradizioni e cultura della nostra terra. Al Generale Ignazio Gibilaro per l’encomiabile impegno profuso nella lotta all’illegalità in Italia ed all’estero. A Lello Analfino, agrigentino doc, artista completo capace di trasmettere le emozioni della nostra terra nel segno della musica e della cultura siciliana. A Carmelo Lazzaro, professionista dotato di grandi capacità comunicative e di uno stile giornalistico di alto livello. A Giuseppe Vita, medico e manager dalle superlative doti umane e professionali in grado di distinguersi per competenze e capacità, in molteplici ambiti italiani ed internazionali. Al Sindaco Francesco Miccichè quale primo cittadino di Agrigento Capitale della Cultura Italiana 2025. A Roberto Sciarratta per il suo costante e profondo impegno nella promozione del nostro patrimonio artistico e culturale attraverso una visione moderna e strategica del territorio capace di fare sistema con le eccellenze in esso esistenti. Alla famiglia Mancuso che con il proprio impegno e la devozione al lavoro ha saputo diffondere in tutto il mondo sapori e gusti della terra di Sicilia. A Toto’ Schillaci un grande calciatore, campione di caratura mondiale esempio di bravura, coraggio e determinazione. Un vero siciliano che ha saputo affermarsi con umiltà e fair play regalando “notti magiche” a tutti gli italiani con i suoi goal in campo!