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Home » Altro » Emendamento camere di commercio, sindaci: “Danni alle attività”

Emendamento camere di commercio, sindaci: “Danni alle attività”

13 Luglio 2021
in Altro
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La super Camera di Commercio che si vuole creare attraverso l’emendamento al Decreto Sostegni Bis non piace ai sindaci di Agrigento, Caltanissetta, Trapani  e Ragusa. Sull’argomento, ieri 12 luglio, aveva detto la propria anche il presidente di Confesercenti Sicilia, Vittorio Messina che aveva parlato di “una scelta miope”. In una nota congiunta, i sindaci dei territori interessati, Peppe Cassì per Ragusa, Roberto Gambino per Caltanissetta, Francesco Micciché per Agrigento e Giacomo Tranchida per Trapani affermano: “Unire le realtà territoriali di Ragusa e Siracusa con Caltanissetta, Agrigento e Trapani determinerebbe uno scompenso operativo destinato a creare danni alle attività produttive quando, invece, in questo momento, il nostro unico pensiero dovrebbe essere quello di sostenere le economie locali. Magari l’intento – sottolineano i primi cittadini – sarà stato assolutamente lodevole ma quello che è ne è venuto fuori è un mostro giuridico, oltre che operativo, che renderà impossibile la vita delle nostre imprese. Si coglie l’occasione anche per sottolineare come sia fuori luogo il già operato accorpamento di Enna a Palermo, realtà fisicamente distanti e impossibili da gestire per le imprese che operano nel territorio del centro Sicilia, per tale motivo la presente nota viene condivisa anche dal primo cittadino di Enna. Aldilà dei numeri che escono fuori c’è il rischio concreto che un territorio provinciale si trovi senza alcun tipo di rappresentanza, semplicemente assurdo. Chiediamo, dunque, alla politica nazionale che ha creato questo groviglio inestricabile, di trovare una soluzione e di procedere lungo l’unica strada che al momento appare la più praticabile, quella cioè del ritorno al passato, promuovendo un confronto con i territori e quindi con i sindaci, per individuare quali siano le migliori soluzioni, la nostra azione è condivisa da tutti i comuni delle nostre province. In questo momento delicato della ripartenza, è necessario dare una mano alle imprese, e non ostacolare la loro azione. Noi comuni siamo accanto alle imprese e il Parlamento ha il dovere di portare avanti azioni in sinergia con i nostri territori.”

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