Raggiunto l’accordo sul polo universitario di Agrigento. Su proposta del sindaco Calogero Firetto è nato “Empedocle Consorzio Universitario Agrigento“. Una nuova denominazione per rilanciare il consorzio agrigentino. Nell’assemblea dei soci appena conclusasi, sono state deliberate le modifiche statutarie necessarie per adempiere alle linee guida indicate dalla Regione Sicilia. Oltre il cambio della denominazione ci sono indicazioni sostanziali.
Al via nuovi corsi triennali.
A giorni verrà presentata la nuova offerta formativa alla presenza del rettore dell’Università di Palermo. Tra i nuovi corsi che partiranno: Economia e Scienze aziendali, Scienze dell’educazione, Architettura dell’ambiente e costruito (nuova branca di Architettura). Resta attivo Servizi Sociali e si lavora per ripristinare Giurisprudenza, che fu insieme ad Architettura uno dei cavalli di battaglia del “vecchio” polo.
Soddisfazione per il rilancio del Polo.
Per i rappresentante del consorzio, si tratta di prospettive entusiasmanti per il rilancio del Polo. Una nuova era che dovrebbe riportare gli studenti a scegliere Agrigento per il loro percorso formativo.
Impegno del rettore Micari
Il rilancio dell’Università di Agrigento parte dal rinnovato impegno dell’ateneo di Palermo di “investire” con nuovi corsi di laurea al Polo didattico decentrato. All’annuncio del rettore Fabrizio Micari in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico adesso ha fatto seguito l’esito del consiglio dei soci.
Micari, obiettivo è preparare i nostri giovani all’ingresso nel mondo del lavoro
“Accogliamo con grande favore la nascita di Empedocle Consorzio Universitario di Agrigento – commenta il Rettore dell’Università degli Studi di Palermo, prof. Fabrizio Micari – Abbiamo voluto fortemente impegnarci per il territorio agrigentino attivando, a partire dal prossimo anno accademico, dei nuovi corsi di studio che concorreranno ancora maggiormente allo sviluppo, consentendo anche un risparmio alle famiglie. L’obiettivo è di preparare i nostri giovani all’ingresso nel mondo del lavoro con una spiccata attenzione agli asset di riferimento della nostra Regione”.
Firetto, Tra le novità, la presenza dell’Università nel centro storico di Agrigento, nello storico Palazzo Tommasi
“Si chiude positivamente un lungo capitolo di ansie e di attese. Si apre una nuova pagina di storia con la nascita di Empedocle – Consorzio Universitario di Agrigento”. Lo ha detto il sindaco Lillo Firetto, al termine dell’assemblea dei soci, che si è svolta oggi. Il sindaco, a cui si deve la proposta, poi accolta, di dedicare al filosofo di Agrigento, Empedocle, questo nuovo corso del Consorzio, ha rivolto parole di soddisfazione e di stima al rettore dell’Università di Palermo, Fabrizio Micari: “Sono state comprese le ragioni del territorio e la necessità di ripensare il futuro per gli studenti agrigentini, continuando a garantire loro l’opportunità di accedere alla formazione universitaria”. Ai sensi della norma regionale sulla governance dei Consorzi, sono state recepite quelle direttive che consentiranno di fatto l’attuazione del nuovo Statuto e della nuova gestione del Consorzio Empedocle. La Regione, e in particolare, l’assessorato all’Istruzione e alla Formazione professionale esprimerà il presidente, mentre la vice presidenza spetterà al Comune di Agrigento. Sono state ridefinite le quote di partecipazione e nel consiglio di amministrazione entra in forze l’Università di Palermo. Tra le novità, la presenza dell’Università nel centro storico di Agrigento, nello storico Palazzo Tommasi. A giorni è prevista la presentazione ufficiale dei nuovi corsi di laurea di laurea triennale: Economia e Scienze Aziendali, Scienze dell’Educazione, Architettura e Ambiente Costruito. Questi corsi si aggiungono ai già esistenti, quali il Corso di laurea in Servizi sociali e il Corso di Laurea specialistica in Architettura, oltreché quelli in esaurimento, quali il Corso di laurea magistrale in Architettura, il corso di laurea in Beni Culturali e il Corso di laurea in Giurisprudenza. A ciò va aggiunto il nuovo corso in mediazione linguistica e culturale. “E’ trascorso tanto tempo dalla crisi del 2015, ora davvero possiamo dire ai giovani: ragazzi, si riparte!” ha concluso il sindaco.