L’avvocato agrigentino Giuseppe Arnone ha lasciato il carcere di Enna ed è tornato completamente libero. La reclusione in carcere, per i reati di diffamazione, salvo i casi di “eccezionale gravità”, è incostituzionale. Lo ha stabilito la Consulta, e il giudice del Tribunale di Agrigento, Giuseppe Miceli, lo ha rimesso in libertà.
Il Tribunale di Sorveglianza gli aveva revocato i benefici della semilibertà, per delle presunte violazioni delle prescrizioni, e l’ex presidente regionale di Legambiente era finito nuovamente in carcere per scontare un cumulo di pene, per diffamazione, che sarebbe scaduto il 24 gennaio.
La Corte costituzionale, tuttavia, ha dichiarato incostituzionale la pena detentiva per i reati di diffamazione e il giudice, al quale si sono rivolti i difensori di Arnone, gli avvocati Daniela Principato e Raimondo Tripodo, ha sospeso l’efficacia esecutiva delle due sentenze. Il caso sarà nuovamente esaminato il 28 settembre prossimo.
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