Due significative ricorrenze di martirio ieri ed oggi .
Ieri, ad ottant’anni di distanza dal 9 agosto 1942, tutte le Comunità ecclesiali nella liturgia hanno ricordato il martiro dell’ebrea Edith Stein (Santa Teresa Benedetta della Croce 1891-1942) ricercatrice della Verità, la cui vicenda esistenziale continua ad affascinare, anche perché vittima della persecuzione razziale di Hitler, che – come ha scritto l’Osservatore Romano – ha offerto coscientemente la sua vita, “come la Ester dell’antica Alleanza, a beneficio del destino del popolo ebraico e per l’umanità intera.
Cresciuta nell’ebraismo, l’ itinerario umano, razionale e di fede di Edith Stein non fu né facile né semplice, data la sua acuta intelligenza ed il forte ambiente e legame con la madre, E come fa notare l’organo vaticano, ”
nelle ricerche odierne quali la neurofenomenologia, le neuroscienze con l’origine della coscienza (M. Bitbol), la fenomenologa Edith Stein si impone per nitidezza e acutezza di pensatrice. Fides et ratio, l’enciclica del grande Giovanni Paolo II, afferma: “Tra i diversi servizi che la Chiesa deve offrire all’umanità, uno ve n’è che la vede responsabile in modo del tutto peculiare: è la diaconia alla verità”. Un servizio che Edith Stein ha realizzato con la sua vita.
Oggi 10 agosto il martirio di S. Lorenzo, uno dei sette diaconi di Roma, dove venne martirizzato nel 258 durante la persecuzione voluta dall’imperatore romano Valeriano . Un martire S. Lorenzo che ha goduto e gode di una devozione popolare notevole e per qualche aspetto anche singolare. Perché la notte di San Lorenzo, è collegata con lo spettacolo delle cosiddetta “stelle cadenti”. Uno spettacolo, in genere considerato tra i più romantici e insieme tra i più “scientifici” che porta non pochi a puntare il naso verso il cielo nella speranza di veder passare una delle tante meteore della cometa che scientificamente viene chiamata Swift-Tuttle, che però, leggo che in questo 2002 stasera non darà molte soddisfazioni perché la luna piena non consente una visione ottimale, con la conseguenza di non potere al meglio esprimere – secondo certa consuetudine – “i propri desideri” secondo il detto “Cento stelle, cento desideri per i cuori che vogliono crederci”. Mentre altri parlano delle “lacrime di San Lorenzo”, richiamando così il suo straziante supplizio che, proprio per questo, ha dato vita ad un culto molto sentito, specie in ambito cattolico, alimentando la credenza che del riflesso delle lacrime versate durante suo il martirio. Cento stelle, cento desideri per i cuori che vogliono crederci. Le lacrime di San Lorenzo: il suo supplizio diede vita a un culto molto sentito in ambito cattolico, alimentando la credenza che le stelle cadenti fossero il riflesso delle lacrime versate durante il suo martirio, quando invece si sa scientificamente che si tratta della Perseidi. Che sono uno sciame meteorico per la particolare posizione della terra nel suo giro attorno al sole, producendo una pioggia meteorica che si manifesta in genere dalla fine di luglio fino oltre al 20 agosto, con magari qualche picco di visibilità proprio nella notte di S. Lorenzo.