Quattro persone sono finite ai domiciliari, e 25 culturisti siciliani indagati, nell’ambito di un’indagine sul doping, cominciata il 29 maggio 2016, al termine di una gara ciclistica amatoriale in provincia di Palermo.
I culturisti avrebbero acquistato e assunto ogni tipo di sostanza dopante che potesse aiutarli ad aumentare volume e definizione delle masse muscolari, da esibire poi nelle competizioni professionistiche a livello nazionale ed internazionale di body building. Assumevano di tutto, anche sostanze molto pericolose per la salute, in un caso un farmaco a base di stanozololo normalmente utilizzato per il potenziamento muscolare e scheletrico di cani e gatti.
Per quattro degli indagati, considerati i capi dell’organizzazione, il gip di Palermo Marco Gaeta ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, su richiesta della Procura. Si tratta di Cesare Monte di Partinico, Gaspare Aiello di Partinico, Filippo Masucci di Palermo e Francesco Di Rosalia di Cinisi.
Per i quattro l’ipotesi di reato è associazione a delinquere finalizzata alla ricettazione, al possesso e al commercio di sostanze dopanti. Altre sedici persone sono indagate a vario titolo per possesso e commercio di sostanze dopanti. Sei indagati devono rispondere anche di esercizio abusivo della professione sanitaria, in quanto dispensavano terapie mediche e piani nutrizionali, somministrando anche farmaci per curare gli effetti collaterali provocati dalle sostanze dopanti.
Il blitz è scattato stamane all’alba con 25 perquisizioni in provincia di Palermo, Salerno, Messina, Enna, Caltanissetta, Trapani, Ragusa, Siracusa e Treviso da parte dei militari del Nas che hanno trovato nelle abitazioni decine di confezioni di farmaci considerati doping. Fra questi steroidi anabolizzanti, ormoni della crescita, diuretici prescrivibili solo sotto stretto controllo medico e altre sostanze inserite nell’elenco dei farmaci dopanti.
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