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Home » Cronaca » Donne massacrate e uccise a Naro: ricostruita la terribile notte di violenza e morte

Donne massacrate e uccise a Naro: ricostruita la terribile notte di violenza e morte

6 Gennaio 2024
in Cronaca, dalla provincia, Top
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Ricostruita la drammatica notte fra giovedì e ieri, durante la quale nel centro storico di Naro, sono state trovate morte Maria Rus, conosciuta da tutti con il nome di Marcica, 54 anni, e Delia Zarniscu, 58 anni. A uccidere le due donne, come hanno accertato la Procura di Agrigento e i carabinieri della Compagnia di Licata, sarebbe stato un 24enne romeno, Omar Edgar Nedelkov, che su disposizione del sostituto procuratore Elettra Consoli e de procuratore aggiunto Salvatore Vella, è stato sottoposto a fermo, per duplice omicidio e vilipendio di cadavere.

Giovedì sera, a casa della 58enne, in via Vinci, c’è stata una cena con il 24enne romeno e un loro connazionale 50enne. Stando a quanto è stato ricostruito da inquirenti e investigatori, fino a prima che la situazione degenerasse, i tre avrebbero parlato della 54enne connazionale Maria Rus, e del fatto che la donna era sola e da tempo separata dal marito. Il giovane, all’improvviso, ubriaco fradicio avrebbe molestato la donna e cercato un rapporto sessuale. Delia Zarniscu, avrebbe respinto le avances e buttato fuori dalla sua abitazione i due uomini.

Ma il più giovane non sarebbe tornato a casa, in evidente stato di alterazione, si sarebbe diretta verso vicolo Avenia e bussato alla porta dell’abitazione di Maria Rus, mentre il 50enne si sarebbe diretto verso casa sua. La 54enne, senza nulla temere, conoscendo il connazionale, avrebbe aperto la porta al ragazzo. Non è chiaro, se la donna abbia subito o meno un abuso o se vi sia stato o meno un rapporto consenziente. Fatta sta il 24enne l’avrebbe, secondo l’accusa, picchiata selvaggiamente e poi bruciata, verosimilmente, ancora viva.

Da vicolo Avenia, il giovane romeno sarebbe tornato in via Vinci e avrebbe massacrato anche la 58enne, spaccandole la testa con alcuni oggetti e colpendola con un’arma da taglio. A contribuire alla ricostruzione dei fatti, anche i racconti di alcuni testimoni di nazionalità romena. L’audizione di queste persone avrebbe permesso di mettere al loro posto tutti i pezzi del drammatico puzzle. Cittadini romeni, ben integrati a Naro, a cui, è stato espresso plauso dagli inquirenti.

Il resto, per risolvere il duplice femminicidio, lo hanno fatto le indagini dei militari dell’Arma e le immagini dei sistemi di videosorveglianza acquisite in quella parte di centro storico di Naro, che è risultato essere pieno zeppo di telecamere ad altissima risoluzione.

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