Il ministero della Salute è stato condannato a risarcire danni per 850mila euro ai due eredi di una donna morta a 50 anni a Enna dopo avere contratto gravi malattie, l’epatite e l’Hiv, per la trasfusione, nel 1968, di sangue infetto. Sul caso erano state emesse due sentenze, del Tribunale e dalla Corte d’appello di Caltanissetta, che hanno riconosciuto la responsabilità nel caso della Pubblica amministrazione, e del Tar di Palermo che ha disposto il pagamento immediato del risarcimento statuito, con la decisione intervenuta quando il ministero aveva già disposto il pagamento ai due eredi. La richiesta dei familiari della 50enne era stata avviata dall’avvocato Silvio Vignera nel 2014, dopo il decesso della donna.