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Home » note ufficiali » “Diritto di sangue e rovescio di sangue”: all’ex carcere San Vito la mostra di Marina Sagona

“Diritto di sangue e rovescio di sangue”: all’ex carcere San Vito la mostra di Marina Sagona

28 Ottobre 2025
in note ufficiali
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Sarà inaugurata giovedì 31 ottobre alle 18,30, negli spazi dell’ex carcere di via San Vito ad Agrigento, la mostra “Diritto di sangue / Rovescio di sangue” dell’artista italoamericana Marina Sagona, a cura di Teresa Fiore, docente alla Montclair State University del New Jersey. L’esposizione, visitabile fino al 29 novembre, fa parte del progetto “Sponde” inserito nel programma ufficiale di Agrigento capitale italiana della cultura 2025. Al centro dell’installazione, prodotta con il sostegno del ministero della Cultura, della fondazione Agrigento capitale, della Regione siciliana e del Comune di Agrigento, il tema dell’identità e dell’appartenenza: un dialogo simbolico tra ius sanguinis e ius soli, tra chi eredita la cittadinanza per discendenza e chi la conquista vivendo e contribuendo alla vita del Paese.

Il progetto video di Sagona, realizzato con sottotitoli di Anna Camilleri e Ian Richard, raccoglie storie di migrazione da e verso l’Italia, mentre la serie di opere “Passport 2019” riflette sulla naturalizzazione e sul legame tra lavoro, identità e riconoscimento.

Il Diritto di sangue (Ius Sanguinis) recita che chi dimostra di possedere un po’ di sangue italiano nelle vene, può diventare cittadino del Belpaese. Anche se non parla la lingua, se non ne conosce la cultura, se non è mai stato in Italia. Il Rovescio di Sangue è l’esatto contrario: è il percorso (spesso lungo e difficile) che deve seguire chi quel sangue non ce l’ha, ma vuole diventare italiano, parla la lingua, conosce le regole del Paese, ci vive da quando è nato. Marina Sagona in un progetto video (20 minuti, canale unico, sottotitoli di Anna Camilleri e Ian Richard) racconta storie di migrazione di stranieri e straniere verso l’Italia, e di discendenti italiani all’estero alla ricerca delle proprie origini. Di contro, attraverso Passport 2019 (14 stampe carta Hahnemühle matte, con interventi di pastello ad olio) ecco l’acquisizione della cittadinanza per naturalizzazione legata al lavoro, da parte di un’italiana all’estero (la stessa Sagona). Sono due rotaie parallele che alimentano la discussione, ma non il dialogo.

La mostra è realizzata in collaborazione con Caritas di Agrigento, Farm Cultural Park, Scaro Cafè e Local Impact. L’ingresso è libero. Apertura: venerdì, sabato e domenica, ore 11-13 e 16-19.

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Tags: carcereMarina Sagonamostra
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