La sanità ad Agrigento preoccupa, con l’Svimez che evidenzia le scarse condizioni di salute nel Mezzogiorno. Il Partito Democratico denuncia liste d’attesa lunghe e carenze nei servizi, mentre il direttore dell’ASP, dr. Giuseppe Capodieci, ha incontrato il partito per discutere soluzioni. Tra le proposte ci sono nuovi concorsi per medici e la creazione di una Casa della Comunità. Il PD chiede misure contro le irregolarità nei ricoveri e auspica un miglioramento della sanitàlocale.
Agrigento, 21 ottobre 2024 – La sanità nel nostro territorio continua a destare preoccupazione, come evidenziato dall’ultima indagine dello Svimez, che posiziona il Mezzogiorno tra le aree con le peggiori condizioni di salute del Paese. La speranza di vita per i cittadini meridionali è di 81,7 anni, un anno e tre mesi in meno rispetto ai loro concittadini settentrionali. Le statistiche parlano chiaro: la mortalità evitabile a causa di carenze nell’assistenza sanitaria e nei servizi di prevenzione segna un differenziale sfavorevole che grava sulla popolazione del Sud. Ad affermarlo in una nota è il segretario cittadino del Partito Democratico di Agrigento, Nino Cuffaro, che aggiunge:
Un recente rapporto della fondazione Gimbe ha rivelato che nel 2023 ben 4,5 milioni di italiani hanno rinunciato alle cure, di cui 2,5 milioni per motivi economici. Questo fenomeno contrasta con il principio di universalità che dovrebbe caratterizzare il nostro Servizio Sanitario Nazionale. Solo 13 regioni, perlopiù al Nord, riescono a rispettare gli standard essenziali di cura (LEA), amplificando così il divario tra Nord e Sud.
Nella scorsa settimana, il Partito Democratico di Agrigento ha diffuso un documento che mette in luce le criticità della sanità agrigentina, dalle liste d’attesa interminabili per visite e esami specialistici, alla carenza di servizi essenziali come anatomia patologica e chirurgia vascolare, fino all’ingolfamento del pronto soccorso e alle insufficienze in reparti fondamentali come diabetologia, gastroenterologia e neurologia. Questo ultimo aspetto si fa sempre più rilevante, visto l’aumento dei casi di ictus cerebrale, correlato all’invecchiamento della popolazione.
La situazione ha catturato l’attenzione del direttore generale dell’ASP di Agrigento, dr. Giuseppe Capodieci, che ha mostrato disponibilità a un incontro per discutere delle problematiche sanitarie della città e dei progetti per risolverle. Durante l’incontro, che ha visto la partecipazione del segretario cittadino del PD e dei vertici dell’ASP, sono emerse diverse direttive per affrontare la situazione.
Tra le proposte, l’espletamento di nuovi concorsi per medici ospedalieri, l’implementazione di una “Stroke Unit” per la cura dell’ictus acuto, e la creazione della Casa della Comunità per offrire un punto di accoglienza e orientamento ai cittadini. La Casa della Comunità, prevista per ogni Distretto sanitario, fungerà da supporto per i soggetti fragili e i pazienti cronici, contribuendo a decongestionare il pronto soccorso.
In aggiunta, è in fase di definizione un accordo tra l’ASP e l’Università Medica Internazionale di Roma (UniCamillus) per attirare giovani medici nelle strutture sanitarie agrigentine, in risposta all’abbandono di diversi professionisti negli ultimi anni. Tuttavia, il tema delle lunghe liste d’attesa rimane cruciale. Le attese per visite specialistiche e esami diagnostici possono arrivare fino a tre anni, una situazione che il PD definisce inaccettabile e indegna di un Paese civile.
Il direttore generale dell’ASP ha affrontato anche il tema delle irregolarità legate ai ricoveri ospedalieri, promettendo misure drastiche per evitare che alcuni primari utilizzino il proprio studio privato come corsia preferenziale per l’accesso alle cure.
L’incontro, durato poco più di un’ora, è stato descritto come proficuo e utile per delineare le linee guida e le priorità della direzione dell’ASP di Agrigento, nominata da pochi mesi. La scelta di confrontarsi con una forza politica sul tema della salute è stata accolta positivamente, in contrasto con l’opacità che caratterizza altre istituzioni cittadine.
Il Partito Democratico ribadisce il suo impegno sulla sanità, ritenendola centrale per il benessere della comunità. “Siamo pronti a dialogare con l’ASP, a criticarne i servizi inadeguati, ma anche a riconoscere meriti in eventuali svolte gestionali improntate all’efficienza”, hanno dichiarato i rappresentanti del partito. “La speranza – conclude – è che i nuovi dirigenti dell’ASP di Agrigento possano avviare un percorso di miglioramento che garantisca cure adeguate e tempestive a tutti i cittadini”.
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